Rapina supermercato con un fucile da sub, panico a Castro Pretorio: cassiera minacciata davanti ai clienti

I carabinieri hanno arrestato il bandito dopo poche ore: riconosciuto dai vestiti

Rapina supermercato con un fucile da sub, panico a Castro Pretorio: cassiera minacciata davanti ai clienti
di Flaminia Savelli
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 22:30

Ha minacciato la cassiera del supermercato con un fucile da sub poi le ha lanciato contro uno zaino e, dopo aver intascato il bottino da 600 euro, è scappato via.

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Una breve fuga per il rapinatore che i carabinieri hanno rintracciato in una manciata di ore chiudendo così il cerchio delle indagini: le manette sono scattate per un 30enne italiano senza fissa dimora e con precedenti per resistenza, rapina e aggressione. A tradirlo, sono stati gli abiti. Quando i militari lo hanno individuato, indossava infatti gli stessi indumenti della rapina. Contro di lui anche il riconoscimento dei testimoni. In un confronto all’americana, la cassiera lo ha indicato: «È stato lui, sono sicura». Così come hanno confermato gli altri testimoni, ta personale del supermercato e clienti. Fermato e arrestato, dovrà ora rispondere del reato di rapina. 


IL COLPO
L’allarme in via San Martino della Battaglia, nel quartiere Castro Pretorio, era scattato la sera del 24 maggio.

L’uomo, a volto scoperto, si è presentato nel market con l’arma spianata. La cassiera non ha opposto alcuna resistenza consegnando l’incasso di giornata mentre nei locali si scatenava la paura. «Dammi tutto quello che hai o sparo» ha detto il malvivente. Una volta ottenuto il bottino è poi scappato. Non appena l’uomo si è allontanato, i dipendenti hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Quando i carabinieri della stazione Macao sono arrivati in via San Martino della Battaglia, hanno ascoltato a lungo i testimoni. A partire dalla cassiera che ha fornito una precisa descrizione del bandito. Dall’identikit sono quindi partite le indagini dei militari. 


Ma la svolta alle ricerche è arrivata dalle telecamere di video sorveglianza. Non solo quelle del locale, ma anche quelle dei negozi di zona. Gli investigatori hanno così ricostruito la mappa degli spostamenti del rapinatore attraverso i fotogrammi degli occhi elettronici. Hanno individuato il fuggiasco e immagine dopo immagine, hanno ricostruito e percorso a ritroso la via di fuga fino al nascondiglio. 
Le ricerche si sono perciò concentrate nella zona tra Castro Pretorio e la stazione Termini, in particolare nei luoghi di aggregazione e ricovero di pregiudicati. I militari l’hanno così riconosciuto in poche ore, la mattina del 25 maggio a piazzale dei Cinquecento. Alla vista degli uomini in divisa, il rapinatore si è consegnato non opponendo alcuna resistenza. 


L’ARMA
A tradire il rapinatore sono stati dunque gli abiti, gli stessi indossati il colpo, e il riconoscimento. Ma non solo: durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato anche l’arma utilizzata per la rapina. 
Dagli accertamenti dei carabinieri è risultata essere un’arma giocattolo fabbricata dallo stesso rapinatore. «Il fucile l’ho costruito io, da solo» ha ammesso confessando quindi la rapina messa a segno poche ore prima. Il 30enne è stato subito portato nel carcere di Regina Coeli. Il fermo dell’uomo è stato convalidato dal tribunale di Roma che ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere. 
 

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