Cade aereo ultraleggero vicino Roma, due giovani morti carbonizzati, uno era azzurro del nuoto

Gioele Rossetti e Fabio Lombini
di Marco De Risi e Ivo Iannozzi
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Domenica 31 Maggio 2020, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 01:16

Due giovani nuotatori sono  morti nell'aereo ultraleggero precipitato in fiamme questa mattina fra Nettuno e Latina in zona Grugnole. Il velivolo monomotore biposto a tre assi era decollato poco prima dell'aviosuperficie Ali, di Nettuno, molto utilizzata anche dai paracadutisti. L'incidente è costato la vita al pilota Gioele Rossetti, 23  anni, romano, e al passeggero Fabio Lombini, 22, di Castrocaro Terme (Forlì-Cesena), entrambi nuotatori. Lombini, del Gs Forlì Nuoto- De Akker Team“, è azzurro e in questo periodo era stato convocato dal tecnico dei mezzofondisti, Stefano Morini, per un collegiale nel centro federale di Ostia. Nel suo palmares anche una medaglia di argento agli assoluti nei 200 stile che era valso il pass per gli Europei nel 2017. 

Cade aereo ultraleggero vicino, morti due giovani nuotatori
 

 


Rossetti, che ha gareggiato a livello nazionale per l'Aurelia Nuoto di Roma, era ai comandi del velivolo ad ala alta P92S della Tecnam con motore da 80 a 100 cavalli che appartiene al padre e che viene tenuto negli hangar dell'aviosuperficie. Stamattina i due amici avevano raggiunto il piccolo aeroporto per "staccare" dagli allenamenti e compiere un volo sul basso Lazio. Gioele Rossetti aveva una notevole esperienza ai comandi di velivoli ultraleggeri, come dimostrano anche i tanti video caricati sui social.


A sinistra Fabio Lombini, a destra Filippo Magnini


L'incidente è avvenuto una trentina di secondi dopo il decollo, quando il piccolo aereo non aveva ancora raggiunto la quota di 300 metri: il serbatoio di carburante era quindi ancora pieno e questo spiega gli effetti devastanti dell'incidente. L'ultraleggero, estremanete avanzato e capace di ottime prestazuioni, si è completamente distrutto nell'impatto con il suolo e l'incendio ha fatto il resto. Nessuna speranza di sopravvivere per pilota e passeggero. In quel momento le condizioni meteo erano ottime: buona visibilità e leggerissimo libeccio.



Il pilota, figlio del proprietario dell'aereo, è stato subito identificato, operazione invece più difficile per il passeggero, che non è risultato segnalato nel registro dell'aeroclub. L'aereo si è incendiato e completamente distrutto nell'impatto con il suolo, un avvallamento costeggiato da pioppi nei pressi di un casale.

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L'aereo ad ala bassa è caduto fra via Grugnole e via Acciarella, nelle vicinanze del lago usato come punto di riferimento dai piloti diportisti della zona. Gli accertamenti sono affidati ai carabinieri di Anzio e Nettuno. Testimoni hanno riferito di avere visto fiamme uscire dal vano motore mentre il velivolo precipitava nei pressi della scuola di paracadutismo Crazy Fly in via Grugnole, più a ridosso della costa rispetto all'aviosuperficie.
Ma è più probabile che l'incendio sia scoppiato solo dopo l'impatto con il terreno. Nella mattinata il registro dell'aviosuperficie riporta una decina di decolli, favoriti dalle buone condizioni meteo.





Il dolore di Barelli. «Fabio era arrivato a Ostia per allenarsi da tre giorni e aveva una giornata libera, il suo sogno era la convocazione per i prossimi Giochi. Gioele era un pilota esperto anche se giovane. Sono sconvolto». Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, non nasconde il suo dolore per l'incidente di un ultraleggero nella quale hanno perso la vita due nuotatori azzurri, Fabio Lombini e Gioele Rossetti «Fabio - racconta all'ANSA Barelli - aveva ripreso gli allenamenti proprio al centro federale di Ostia dove era arrivato da tre giorni con il suo tecnico Alessandro Resch per nuotare con altri atleti azzurri seguiti da Stefano Morini. Oggi, domenica, era giornata libera dagli allenamenti e lui era uscito presto, verso le 8. Si è saputo poi dove assieme all'amico Gioele era andato». Il presidente Fin ricorda un «atleta dotato, che aveva partecipato alle Universiadi di Taipei nel 2017 ed era stato finalista nei 200 stile libero ai campionati europei di Copenaghen sempre nel 2017, anno in cui è stato anche argento ai campionati italiani». «Siamo tutti sconvolti - prosegue Barelli - Gioele Rossetti lo conosco da piccolo: intelligente, gioviale, simpatico con tutti, impegnato nello sport e nello studio, anche lui in scienze motorie. La sua passione per gli aerei era nota a tutti e mi risulta che avesse brevetti e molte ore di volo, seppur così giovane». «Dell'iniziativa di Fabio di andare con Gioele a volare non erano a conoscenza al centro federale - la conclusione -. Fabio lasciando il centro di buon mattino ha avvisato la direzione che non sarebbe tornato per pranzo. E purtroppo non tornerà più. Il dramma sconvolge tutti noi, siamo senza parole!». Lombini, classe '98, era tesserato con la In Sport/ Fiamme Rosse; più volte in nazionale e vice campione italiano nei 200 stile libero nel 2017; Gioele Rossetti classe '97, era tesserato dell'Aurelia Nuoto di Roma, aveva partecipato ai campionati italiani assoluti ed era stato medagliato ai campionati italiani giovanili. La Fin ha espresso le sue condoglianze ai familiari, agli amici e alla società di appartenenza.
 




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