Nuovo stadio dell'As Roma a Pietralata, chiusa la prima fase: via libera ai sondaggi archeologici

Si avvicina la chiusura della fase del "dibattito pubblico"

Nuovo stadio dell'As Roma a Pietralata, chiusa la prima fase: via libera ai sondaggi archeologici
di Fer. M. Mag.
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Sabato 20 Gennaio 2024, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 11:34

Settimana entrante. Al massimo a fine mese. Poi, la Giunta Gualtieri varerà un atto, una delibera, con il quale si chiuderà definitivamente la fase "dibattito pubblico" sul progetto della As Roma di realizzare il nuovo Stadio a Pietralata. Da cinque giorni è arrivata l'autorizzazione a iniziare i sondaggi geologici e archeologici in vista della redazione del progetto definitivo. Ma ci vorrà probabilmente almeno un trimestre prima di avere il definitivo. Per l'esecutivo invece bisognerà attendere il via libera al definitivo nella futura conferenza decisoria.

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L'ITER

Il via libera all'esecuzione dei sondaggi geologici e archeologici è il primo passo per arrivare al progetto definitivo. Sono esami, fatti con le trivelle, che servono a conoscere l'esatta consistenza del sottosuolo per poter effettuare i calcoli corretti su cemento armato e fondamenta. L'autorizzazione concessa alla Roma vale tre mesi anche se i comitati locali che si oppongono al progetto minacciano di non far entrare i tecnici autorizzati e di ricorrere ai giudici. Si vedrà.

DIBATTITO PUBBLICO

La seconda nota è che si chiude la parentesi del dibattito pubblico, cioè di quella serie di incontri pubblici e online che fra ottobre e novembre hanno visto la partecipazione registrata di oltre 700 persone e la consegna di migliaia di interventi scritti. Di tutte queste proposte e contestazioni, la società Nomisma ha depositato a fine novembre una relazione di una cinquantina di pagine sulla quale gli uffici comunali hanno lavorato per predisporre le cosiddette "controdeduzioni". Del lungo elenco di queste proposte, ne filtrano due che verranno inserite nel dossier su cui la Roma dovrà poi lavorare per scrivere il progetto definitivo. La prima è un aumento dei posti nel nuovo Stadio: oggi il progetto prevede che siano 55mila estendibili a 62mila. I tifosi hanno chiesto che si arrivi a 70mila. Difficile che la Roma possa accettare perché, al netto dei costi diretti di costruzione, ci sarebbe un effetto a valanga su parcheggi, trasporti pubblici e mobilità privata con un aumento sensibile dell'investimento oggi fissato a poco meno di 540 milioni di euro.
La seconda richiesta accoglie in parte le osservazioni presentate sull'assetto ambientale e a verde dell'area avanzate dai comitati dei residenti contrari al progetto. I tecnici capitolini dovrebbero recepire questa osservazione e chiedere alla società giallorossa che, nel progetto definitivo, sia aumentata la densità del verde. Nel progetto originario era prevista la piantumazione di oltre 3mila nuovi alberi, molti dei quali inseriti anche con la funzione di barriera fonoassorbente in prossimità dell'Ospedale Sandro Pertini. Probabilmente, questa quota dovrà essere aumentata e il punto di caduta potrebbe essere a 4mila nuove piante. Di tutto il resto, la grande maggioranza delle richieste dei cittadini, favorevoli e contrari, è già parte del dossier originario poiché corrisponde alle prescrizioni che erano state emanata in conferenza di servizi.
Concluso questo passaggio, sarà la Roma a doversi muovere. Difficile che il definitivo possa essere pronto in poche settimane. Più probabile che si raggiunga l'estate. Poi, voto in Consiglio comunale di conferma del pubblico interesse e di controllo del rispetto delle prescrizioni, quindi conferenza decisoria gestita dalla Regione sul definitivo, poi progetto esecutivo e la gara d'appalto. Per arrivare all'apertura agognata dai giallorossi per il centenario societario (2027) i tempi ci sono ancora anche se siamo ormai vicini a sforarli.
Fer. M. Mag.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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