Taxi sociale a Roma, il servizio dei volontari della Croce Rossa. «Si risparmia e trovi degli amici». Dove e come prenotare

«In quattro anni le corse sono aumentate di 100 in 100. Se continuiamo con questo trend, nel 2024 batteremo il record di 400 del 2023», indica il responsabile Massimo Medri

Taxi sociale a Roma, il servizio dei volontari della Croce Rossa. «Si risparmia e trovi degli amici». Dove e come prenotare
di Alessandro Rosi
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Domenica 21 Aprile 2024, 18:41 - Ultimo aggiornamento: 22:40

«Ho trovato una montagna d’oro». Massimiliano è un ex pilota, abita a Roma Nord. Non cammina più molto bene, ha bisogno di qualcuno che gli dia una mano. Ma soprattutto cerca chi lo possa accompagnare a trovare sua moglie. «Da qualche mese è in una clinica a San Giovanni. Non sempre mi riconosce, ha l’Alzheimer». Per lui raggiungerla non è così semplice. «Ho avuto spesso difficoltà a trovare un taxi, per non parlare dei costi. Sono arrivato a spendere fino a 3000 euro all’anno». Poi un amico gli parla del ‘taxi sociale’ della Croce Rossa.

Il record

«Mi vengono a prendere e mi riportano a casa in macchina a costi contenuti.

Ma soprattutto ho trovato delle persone con cui ho instaurato un rapporto di amicizia». Il servizio non è attivo in tutti i municipi della Capitale. «Dipende dalle domande e dalle risorse», spiega la volontaria Luisa Cordova. Ma nel II Municipio è molto richiesto. «In quattro anni le corse sono aumentate di 100 in 100. Se continuiamo con questo trend, nel 2024 batteremo il record di 400 del 2023», indica Massimo Medri. Lui un tempo lavorava in banca, ora è il responsabile del servizio.

I volontari

Come si organizza? Su Whatsapp. «Abbiamo un canale insieme agli altri volontari». Qui Massimo indica le richieste arrivate e ognuno scrive le proprie disponibilità. E il servizio? Come si prenota? «Si chiama il numero 0692939711 e poi a noi viene comunicata la data e l’orario». Il giorno fissato due volontari (uno che guida e l’altro che accompagna) si danno appuntamento al centro della Croce Rossa in via Flavio Andò. Indossate le divise della CRI, prendono la vettura dell’organizzazione.

Il servizio

«Succede anche di accompagnare più persone al giorno», aggiunge il responsabile del servizio. Ma la loro attività, molto spesso, non si limita al passaggio. «Massimo non ce la faccio a camminare oggi, potresti chiedere la carrozzina?». Siamo sul taxi sociale con Massimiliano. Arrivati alla casa di cura dove si trova la moglie, fa fatica ad alzarsi e riesce a stento a muoversi. È più stanco del solito. Allora il volontario lo sorregge, gli porta una sedia a rotelle e lo spinge fino alla stanza dove si trova la moglie. «Molte volte ci sentiamo anche dopo che mi riaccompagnano a casa. Ho trovato degli amici, dei parenti, delle persone con cui parlare. Io che spesso, ormai, sono solo».

Lo scambio

A beneficiare del taxi sociale, in realtà, non sono solo gli assistiti. «Per me questo servizio è stato d’aiuto quando sono andato in pensione - rivela Medri -. Ora posso essere utile per gli altri». E, come a lui, anche per altri volontari. «C'è chi è particolarmente apprezzato per le sue competenze professionali - rivela Medri -, ad esempio Alessandro Silvestri». Dentista in pensione, ora fa parte della Croce Rossa. «Ero stanco dei convegni e degli altri impegni». Poi la scoperta della realtà solidale. Per lui, ormai, un appuntamento fisso. «L’altro giorno abbiamo accompagnato un bambino insieme ai genitori in ospedale per una visita. Una volta conclusa, mi hanno chiesto un parere e rivolto diverse domande. Mi hanno ringraziato per tutti i consigli. Per me una soddisfazione impagabile, più di qualsiasi conferenza».

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