Simonetta Cardone, schianto sulla Laurentina: l’indagine sui cellulari degli altri ragazzi sul Suv

Si allarga l’inchiesta della Procura sull’incidente mortale tra la Tesla e la Lancia Y: al vaglio degli agenti i telefoni dei giovani non alla guida

Schianto sulla Laurentina: l’indagine sui cellulari degli altri ragazzi sul Suv
di Flaminia Savelli
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Martedì 4 Luglio 2023, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 15:38

C’è più di un sospetto che mentre il giovane alla guida del Suv Tesla si schiantava a folle velocità contro una Lancia Y, i quattro amici in macchina con lui stavano riprendendo con i cellulari quanto avveniva nell’abitacolo. Un gioco, una bravata forse da pubblicare poi sui social e che invece è costata la vita a Simonetta Cardone, la 67enne che sabato pomeriggio stava rientrando a casa dal lavoro ed è rimasta uccisa sul colpo al chilometro 21 della via Laurentina. Per questo gli agenti del gruppo Eur, incaricati delle indagini e su disposizione della Procura, hanno proceduto con il sequestro dei cellulari di tutta la compagnia di amici che era a bordo del Suv. Gli agenti della Municipale hanno infatti subito accertato che il ragazzo alla guida, E.E. di 20 anni ora indagato per omicidio stradale, non era al cellulare al momento dello schianto.

Di più: nel suo cellulare non è stata trovata alcuna traccia di foto di quel pomeriggio.

Un fatto questo, appunto verificato già nei primi istanti. Ma l’ipotesi è che gli amici del 20enne stessero riprendendo la corsa ad altissima velocità che quel pomeriggio era iniziata lungo il Gra imboccato all’altezza di Pomezia ed era proseguita sulla via Laurentina. Fino all’impatto mortale. 


LA RICOSTRUZIONE
Non solo: i video registrati dai quattro amici verranno analizzati anche per accertare cosa è accaduto all’interno della Tesla negli istanti precedenti allo schianto mortale. Elementi dunque che potrebbero risultare decisivi per l’inchiesta. 
Intanto l’indagato ieri mattina è stato ascoltato negli uffici del gruppo Eur. I vigili hanno proceduto con il ritiro della patente e avviato la richiesta per accedere alla scatola nera della Tesla. Il computer di bordo che stabilirà l’esatta velocità toccata dal bolide e l’itinerario che la compagnia di amici ha percorso quel pomeriggio. Secondo i primi rilievi dei caschi bianchi, la super car stava viaggiando oltre i 120 chilometri orari lungo la via Laurentina. 


Sempre ieri, ai quattro viaggiatori, tutti ragazzi tra i 20 e i 25 anni residenti tra Casal Palocco e l’Infernetto, è stato sequestrato il cellulare e nei prossimi giorni verranno ascoltati dagli inquirenti. Per gli inquirenti saranno decisivi pure i loro racconti per stabilire il contesto e le circostanze in cui è avvenuto lo schianto. Infine, nei prossimi giorni verranno ascoltati anche i testimoni che quel pomeriggio, poco prima dell’incidente, avevano contattato il comando della polizia Municipale segnalando il bolide che viaggiava ad altissima velocità. Le prime segnalazioni sarebbero arrivate lungo il Gra: gli agenti hanno predisposto il sequestro delle telecamere lungo il raccordo. 


LE PERIZIE
Ancora ieri è stato nominato il medico che eseguirà al policlinico Tor Vergata l’autopsia sul corpo di Simonetta Cardone, la 67enne morta sul colpo al momento dell’incidente. I funerali verranno celebrati nella chiesa parrocchiale di San Romualdo Abate, in via Nazareno Strampelli, nel quartiere la Selvotta. La famiglia Cardone si sta occupando anche delle adozioni dei cani e dei gatti di cui Simonetta si prendeva cura: «Abbiamo ancora almeno dieci gattini e due cani a cui trovare una nuova casa» dice Gianfranco Cardone, il fratello che lancia un appello: «Vivo in Toscana e non li posso portare tutti con me. Io e mia mamma stiamo attraversando il dolore per la perdita di Simonetta e, allo stesso tempo, siamo molto preoccupati per il loro futuro: mia sorella ha speso una vita per loro, per accudirli, e non possiamo permettere che finiscano abbandonati». 
 

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