Parco Schuster, ira dei residenti dopo i concerti dell'estate: «Ora graffiti e sporcizia»

Parco Schuster, ira dei residenti dopo i concerti dell'estate: «Ora graffiti e sporcizia»
di Giampiero Valenza
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Mercoledì 19 Ottobre 2022, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 11:20

I residenti di San Paolo sono stati per mesi barricati in casa per una rassegna di eventi con migliaia di persone che hanno partecipato a momenti musicali e culturali proprio davanti alla Basilica. Hanno tentato (nonostante il caldo dell'estate), di contenere i rumori notturni, chiudendo (per quanto possibile) le finestre. Oggi, a rassegna estiva finita (un palco è rimasto al Parco Schuster fino al 30 settembre per una rassegna inclusa nell'estate romana organizzata dall'associazione Remuria, che aveva vinto un bando triennale promosso dall'amministrazione comunale), resta il degrado: vetri rotti di bottiglie di birra, cestini stracolmi, scritte sui travertini del parco, ben al di là della zona dedicata agli spettacoli. E c'è chi non ci sta a pagare il prezzo di quello che, di fatto, è un pezzo della malamovida della Capitale.

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IL CAOS


Lo scorso 22 settembre i residenti hanno chiesto l'aiuto di alcuni esperti di acustica ambientale per un'indagine fonometrica.

E dall'analisi fatta in uno degli appartamenti che dà sul parco, tra le 22.30 e le 23.30 «è stato rilevato un aumento di 25 decibel rispetto al massimo stabilito dalla legge», commenta la capogruppo della Lista Calenda dell'VIII municipio, Simonetta Novi, che insieme all'altra consigliera del partito, Caterina Benetti, ha presentato un'interrogazione per chiedere al minisindaco Amedeo Ciaccheri di capire se quell'area sarà effettivamente tolta dalle zone autorizzate per ospitare le manifestazioni dell'Estate romana del prossimo anno, così come avevano anticipato lo scorso marzo il vicepresidente dell'VIII, Antonio Calicchia e l'assessora alla Cultura Maya Vetri. Un assicurazione che i residenti chiedono a gran voce per evitare il ripetersi degli eventi che hanno rovinato l'estate di chi abita lì a poca distanza.


L'AREA GIOCHI


Al centro della vicenda c'è dunque la malamovida che, questa volta, ha colpito il quadrante di San Paolo. «Il caos durava ben oltre le due di notte che è l'orario limite consentito per manifestazioni del genere - prosegue Novi - I residenti si sono trovati con rumori e schiamazzi fino alle quattro di mattina. Senza contare quanti hanno trasformato in orinatoi gli angoli delle strade».
Anche i più piccoli hanno sofferto della cittadella del divertimento davanti alla Basilica. «I bambini del vicino parco giochi per tutta l'estate, fino a fine settembre, si sono trovati davanti a una zona impraticabile - prosegue Novi - In questi giorni sta smontando il palco dallo splendido Parco Schuster che era contraddistinto dal verde, ma che ora, a causa delle migliaia di persone, sembra più un campo di terra battuta. Speriamo che almeno gli organizzatori lo ripiantumino prendendosene cura, come hanno fatto a gennaio 2022 per un'edizione invernale degli eventi. Al Parco, comunque, si sono ripetute due follie: una è quella del Municipio che ha autorizzato lo spazio come luogo indicato per questo genere di manifestazioni e l'altra è stata del Campidoglio che ha fatto un bando triennale di eventi musicali fino alle 2 di notte».


LA RICHIESTA


Lista Calenda chiede un recupero dell'area verde per evitare che possa piombare nel degrado. «Il parco Schuster, che si trova in una zona di pregio storico-archeologica che deve essere necessariamente valorizzato, dovrebbe diventare esattamente come piazza Vittorio, tutto recintato, con un'apertura che va dalla mattina alla sera, per preservare uno spazio ristrutturato di recente e che tra l'altro si trova davanti a una Basilica che con il Giubileo esploderà dal punto di vista turistico», aggiunge la consigliera municipale prima firmataria dell'interrogazione. Le fa eco la capogruppo della Lista Calenda in Assemblea capitolina, Flavia De Gregorio: «C'è un problema della malamovida in tutta Roma, per questa ragione serve differenziare l'offerta culturale dell'intera città. Il Comune deve offrire un piano strategico per offrire alternative e per evitare che non ci si concentri in alcune zone - dice - Il Parco Schuster, invece, può avere diverse vocazioni utili per la città».

 

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