FloraCult, parterre di stelle tra le meraviglie della Natura

Ai Casali del Pino arrivano architetti, registi e cantautori per scoprire segreti e tecnologie del giardino

La tradizionale kermesse dedicata al verde FloraCult si può visitare fino al 25 aprile
di Paola Pisa
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Sabato 22 Aprile 2023, 20:37
“I miei fiori preferiti? Le peonie” dice Margherita Buy scegliendo tra le infinite varietà esposte. Maria Grazia Cucinotta, si sa, va pazza per i papaveri e li cerca in nuove sfumature. Attrici, vip e fan del gardening partecipano alla giornata inaugurale di “FloraCult”, mostra mercato del verde ideata e organizzata da Ilaria Venturini Fendi, imprenditrice e designer, con l’esperta di giardini Antonella Fornai e l’architetto Francesco Fornai. E siccome il tema di quest’anno è “Natura è cultura” gli argomenti e gli ospiti sono di livello super. Boosta, tastierista dei Subsonica, ieri ha raccontato la musica composta in sintonia con le piante. Carlo Massarini intervista Giuseppe Vessicchio: il celebre maestro d’orchestra parla dei suoni e delle armonie che aiutano la vegetazione a crescere più felice. C’è folla ad ascoltare l’architetto Stefano Boeri, progettista del “Bosco Verticale” quando illustra l’importanza dell’equilibrio tra Uomo e ambiente. Non poteva mancare il tema: gli insetti come futuri manicaretti.
Total immersion tra colline e prati, greggi e pony, ai Casali del Pino, sulla Cassia, tra belle costruzioni rurali e un’esplosione di fiori e frutti. In una tavolata siedono tra gli altri Luca di Montezemolo, Enrico Vanzina e la moglie Federica, la stilista di gioielli Delfina Delettrez, Alberto Matano. Ecco Federico Fazzuoli e la moglie, appena tornati dall’Oman. Più tardi sono Kasia Smutniak, Benedetta Porcaroli, Sandra Carraro, Nina Pons ad aggirarsi tra orchidee e oleandri. Sono presenti tantissime Fendi: Anna in un bel padiglione espone i vini che seleziona e si brinda. C’è Silvia e una schiera di nuove generazioni.
Gli espositori sono sempre più sofisticati, così i patiti dell’orto scoprono la “patata parigina” dal retrogusto di nocciola datata 1872 o a quella tedesca “Ersteling rose” del 1942. I visitatori saranno un migliaio. Chi se ne va con cespugli di rose, carriole di viole, rododendri e iris, palme tropicali, salvie sacre e basilico cinese. La manifestazione che dura fino al 25 aprile, accoglie vivaisti, produttori di piante insolite e rare, artigiani, cappellai, scultori, arredatori. Nei prossimi giorni appuntamento con i “Giardini dell’Eden”. I “Giardini del mare”, li racconta Rosalba Giugni Presidente di Marevivo. In calendario lezioni su funghi, apicoltura, sul potere terapeutico del verde e sulla vita selvaggia nella Città eterna dove soggiornano tante specie insolite. Guai a chi si spaventa di fronte agli insetti come cibo del futuro, a spiegare le nuove tendenze sono il rappresentante della Svizzera presso le Nazioni Unite Pio Wennubst ed entomologi. Tra graminacee e Lunaria biennale, clematidi e verbena, tra spuntini e sguardi sulla campagna romana, i quattro giorni di FloraCult sono un osanna alla natura e all’ecologia.
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