Al Romics la rivincita di Walt Disney

Al Romics la rivincita di Walt Disney
di Federica Rinaudo
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Mercoledì 9 Ottobre 2013, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 17:52
Come si intrufolato Mago Merlino nella favola di Cenerentola? E perché l’indiano Tonto, il nuovo personaggio di Johnny Depp, abbraccia teneramente la Sirenetta Ariel? Nel mondo fantastico del Romics tutto è possibile, perfino una piccola rimonta dei personaggi Disney rispetto alle precedenti edizioni stracolme di eroi giapponesi.



A testimoniarlo alla Nuova Fiera di Roma una comitiva di amici che si sono conosciuti dopo aver fondato un gruppo sui social network «ci piace sognare - spiegano Elisabetta Colombo di Ostia, dolcissima nei panni di Ariel, e Valeria Verzieri di Guidonia, affascinante Rapunzel - ed eccoci qui a rendere il nostro personale omaggio alle fiabe delle nonne».



A condividere la stessa passione anche Gaia Maria Pisani, Federica Fontana, Daniele Apredda, Giuseppe Zuccarino, arrivati con il pullman da Napoli, e Martina e Dora dall’Eur. A guidare il gruppo è proprio lo zio Walt: «Ho preso in prestito l’abito di mio nonno - confessa candidamente Daniele, studente - e sono contento perché sto ricevendo tanti complimenti dalle ragazze».



Non è un segreto che al Romics nascano storie curiose come quella di Antonio Di Bello, 53 anni di Fiumicino, nei panni del Divino Otelma che è stato contagiato dalla passione del travestimento dai suoi figli, oppure quella di Alessandra Renzetti e Luca Della Momma di Torvaianica che con la scusa di accompagnare i figli si sono calati nei panni di Fiona e Shrek e girano mano nella mano. Cosplay fantastici alla conquista di un pianeta, magari fatto di stoffe, scotch, cartone, colla, nastri. Un lavoro di gruppo e il costume è pronto anche per Sara Breccia e Olga Sansone dal film di Harry Potter, Silvia Marconi di Mentana, tutta di rosa nelle vesti della dea Thor, Massimiliano Rodi di Roma stesso volto e stessa mimica di Tonto, il nuovo personaggio di Johnny Depp, che dice divertito: «Credo che neppure all’originale hanno scattato tante foto quante a me oggi!».
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