Il restauro si è reso necessario per il degrado in cui versava il monumento. I fenomeni di degrado più evidenti erano imputabili all’azione degli agenti atmosferici, alla presenza dell’acqua e al particolare microclima che ne consegue. Lo stato della tazza superiore (labrum) e del piede di sostegno, entrambi in granito del Foro o marmor Claudianum e oggetto in passato di riassemblaggio e tassellature, appariva molto critico e la quasi totalità delle superfici era occultata da sedimentazioni calcaree miste a patine biologiche e ossidi di ferro. Il bacino inferiore in marmo bianco era completamente ricoperto da calcare, sia all’interno con spessori anche rilevanti, sia all’esterno, a causa del frequente tracimare dell’acqua dovuto al cattivo funzionamento dell’impianto di scarico.
E così i tecnici diretti dalla Sovrintendenza capitolina, da settembre a tutto marzo, sono riusciti a riparare sia l’impianto idrico che quello dell’ illuminazione artistica, riportando la fontana ai suoi antichi splendori. Il costo complessivo del restauro è stato di 200mila euro. All’inaugurazione di ieri sera del monumento erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca e il Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce
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