Il Verano abbandonato a Roma: viaggio fra erbacce, rifiuti e tombe devastate. E all'esterno roulotte e tendopoli

Il cimitero monumentale nell’incuria, fra 46 giorni c’è la celebrazione dei defunti

Roma, il Verano abbandonato: viaggio fra erbacce, rifiuti e tombe devastate. E all'esterno roulotte e tendopoli
di Fernando M. Magliaro
4 Minuti di Lettura
Domenica 17 Settembre 2023, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 18:29

Quarantasei giorni: tanti ne mancano al 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti. Giorno in cui i cimiteri di Roma si riempiranno di visitatori, fiori e pensieri per chi non c'è più. Quello che di sicuro, ora, non c'è è il decoro. Il Verano più che un luogo di riposo, somiglia al set di un film horror di serie B: tombe distrutte, vegetazione stile giungla amazzonica, alberi e rami crollati, edifici transennati, reti arancioni o ciò che ne resta ovunque, rifiuti abbandonati ai margini delle strade.

DESOLAZIONE

Già la parte monumentale, quella subito dietro il quadriportico di ingresso, presenta un aspetto di desolante abbandono: fogliame ammucchiato ovunque, arbusti cresciuti fuori scala, marmi e lapidi rotte in terra. Ma è proseguendo e addentrandosi all'interno della struttura che emerge tutto lo stato di abbandono.
Subito dietro la Cappella di Santa Maria della Misericordia con la quale si chiude il quadriportico di ingresso, si trova la Rupe Caracciolo che presenta, scavate nel tufo, una serie di antiche e meravigliose tombe di famiglia.

 

Tutte recintate con le barriere metalliche o le reti che, una volta, erano arancioni, ora hanno un indefinito colore fra il marroncino e quasi il bianco, a testimonianza dell'effetto che sole e pioggia hanno nel tempo anche sulla plastica.

Ognuna di queste cappelle di famiglia presenta elementi di decoro di epoche passate: cancelli in ferro battuto, marmi pregiati, in qualche caso vetri policromi, sono tutti resi inaccessibili dalle transenne.

Cimiteri nel degrado, stop alla gestione Ama. Delibera della Giunta: nuova società per gli 11 siti della Capitale

Girando per i vari riquadri, avvicinandosi all'area dei colombari, il quadro, se possibile peggiora. Alle transenne si sommano i tubi innocenti che sostengono strutture cadenti. Non bastasse questo, ci si imbatte agli angoli dei riquadri in sacchi di immondizia abbandonati lì. Anche qui, la vegetazione è a dir poco fiorente: il fogliame caduto copre praticamente tutto, le erbacce alte sbucano da ogni dove insieme a alberelli e arbusti cresciuti fra una tomba e l'altra. Avvicinandosi, poi, alla parte del Verano riservata ai defunti di religione ebraica, le transenne di metallo scompaiono, sostituite da quelle di plastica. I riquadri dove spiccano Stelle di David e Menorah sono recintati: lavori di messa in sicurezza che vanno avanti, almeno a giudicare dai fogli del Comune appesi alle transenne, da ottobre 2022 e che appaiono ben lontani dall'avviarsi a conclusione.

Nicholas Brischetto morto a 300 all'ora sul Gra, gazebo abusivo al cimitero di Prima Porta

AREE ESTERNE

C'è poi tutto il capitolo del mondo che circonda il Verano. Già all'ingresso, proprio sotto la statua che raffigura Papa Pio XII Eugenio Pacelli nell'atto di allargare le braccia dopo il bombardamento americano di Roma del luglio 1943 che colpì Scalo San Lorenzo e il Cimitero del Verano - quello cantato da De Gregori in 19 luglio 1943 - c'è una piccola tendopoli: una decina di tende dentro cui dormono dei senzatetto. Tutto intorno, erbe incolte e rifiuti di ogni genere somigliano più all'ingresso di una discarica che a quello del più antico cimitero di Roma ancora in funzione. Non bastasse, basta girare tutto intorno all'area del Verano. Su via Tiburtina, si incrociano prima una dozzina di immigrati che hanno sistemato alla bell'e meglio tre o quattro materassi rimediati chissà dove e che dormono proprio sotto le mura monumentali. Andando avanti, prima dell'ingresso laterale del Cimitero, inizia la sequenza delle roulotte: mezzi vecchi dentro cui dormono quelli più fortunati fra gli ultimi. Stesso scenario che si incontra intorno al muro perimetrale del Verano a Scalo San Lorenzo.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA