Vallonina chiusa per l’intera estate, Calabrese: «Rieti e Leonessa assenti»

Vallonina chiusa per l’intera estate, Calabrese: «Rieti e Leonessa assenti»
di Giacomo Cavoli
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Lunedì 16 Agosto 2021, 11:47

RIETI - A Ferragosto, la Vallonina brucia più che mai. Non nel senso dei roghi che devastano la Sabina, ma in termini di manutenzione politica, i quali si riflettono sul pesante e mancato indotto turistico che la chiusura della strada panoramica tra Leonessa e Terminillo, mai riaperta dopo la fine dell’inverno, ha causato sul tessuto economico delle due località. Quando ormai l’estate è agli sgoccioli, ad attaccare è di nuovo il consigliere comunale di Italia Viva, Giosuè Calabrese. «Il Comune di Rieti, pur non avendo competenza territoriale, ma sicuramente un interesse ad assicurare la transitabilità, dopo aver partecipato alla manifestazione organizzata dai consiglieri di minoranza di Leonessa con più di un membro della maggioranza (l’assessore all’Ambiente Claudio Valentini e il consigliere Stefano Eleuteri, ndr), è sparito nel più assordante dei silenzi - osserva l’ex presidente della Provincia. - Ancora più grave l’assenza, da sempre, del sindaco di Leonessa (Gianluca Gizzi, ndr), che avrebbe dovuto esercitare un pressing costante verso Astral affinché la stessa effettuasse un sopralluogo per individuare gli interventi manutentivi finalizzati alla riapertura».


I passaggi
Calabrese ricorda anche le due sollecitazioni inviate a luglio ai Comuni di Rieti e Leonessa per chiedere «un sopralluogo congiunto ai tecnici Astral, perché il problema descritto come un rischio imminente di distacco di massi dal costone di Jaccio Crudele altro non era, e resta, che un accumulo di detriti e pietrisco scivolati a ridosso delle reti di assorbimento, a seguito dello scioglimento delle nevi dopo le abbondanti nevicate invernali.

I massi a monte conservano infatti la stabilità consolidatasi negli anni e che fino allo scorso anno ha permesso, grazie all’ufficio tecnico della Provincia guidato da Sandro Orlando, di godere della fruibilità dell’unica panoramica della nostra provincia. Astral paga già una società esterna per il monitoraggio della viabilità di propria gestione: per cui, attraverso un sistema di controlli da remoto con sensori localizzati, è in grado di verificare in tempo reale eventuali, e al momento inesistenti, movimenti delle rocce per interventi di limitazione del traffico e con fondi ordinari del proprio bilancio (stimati dai tecnici in circa 100mila euro), effettuare in pochi giorni l’intervento di rimozione e sostituzione dei pali in ferro e della rete, per uno sviluppo di circa 20 metri. Per eccesso di zelo, si sarebbero anche potute prevedere barriere in calcestruzzo tipo Jersey lungo la parte del rettilineo di Jaccio Crudele, consentendo il traffico su una sola corsia. È notoria la mia distanza in termini politici dal deputato di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini, ma - conclude Calabrese - ritengo che la sua capacità e determinazione amministrativa ci avrebbe consentito di transitare liberamente sulla Vallonina».

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