Rieti, Terminillo. Tsm: il Tar per ora dice “no” a Cantalice

Terminillo
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 9 Aprile 2021, 00:10

RIETI - La sezione Prima Quater del Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dal Comune di Cantalice sul progetto di Terminillo stazione montana. E’ il primo round della partita avviata dal Comune guidato dal sindaco Silvia Boccini contro la bocciatura del collegamento inizialmente immaginato dal Tsm tra Sella di Cantalice e l’area sciabile di Campo Stella, nel Comune di Leonessa. Disegno però stroncato prima dalla Valutazione di incidenza ambientale arrivata il 31 dicembre e poi dal parere favorevole della Valutazione di impatto ambientale del 19 gennaio. Il Comune aveva chiesto al Tar l’annullamento della Via, da attuare però successivamente alla sospensione dell’efficacia dell’intero progetto, al fine di bloccarne così l’attuabilità prima che andasse in scena la discussione di merito da parte del Tar. Il 6 aprile il Tar ha però, in prima battuta, respinto l’istanza del Comune di concedere la sospensiva in via monocratica: «Rilevato che, in ragione della natura dell’atto avversato, non sussiste il presupposto dell’estrema urgenza che deve comunque assistere la eventuale concessione di misura cautelare monocratica», i giudici amministrativi hanno quindi rimandato la decisione alla camera collegiale del prossimo 27 aprile, quando la richiesta di Cantalice sarà invece discussa dall’intero collegio che, nel frattempo, avrà facoltà di ascoltare le parti chiamate in causa dal ricorso (Regione Lazio, Provincia, Comuni di Rieti, Leonessa e Micigliano). 
A Il Messaggero, il sindaco Boccini spiega che «il Comune ha chiesto la sospensiva del provvedimento solo come formula di rito. Non è nostro preciso interesse bloccare l’intero progetto, ma solo far valere le nostre ragioni in merito alla bocciatura». Contro l’unica bocciatura presente nell’intero progetto del Tsm, il ricorso presentato dallo studio legale romano dei due avvocati Francesco ed Ulpiano Morcavallo, esperti in diritto amministrativo e urbanistico, ruota attorno a tre motivazioni: primo, l’omissione in sede di Conferenza dei servizi dell’alternativa progettuale prospettata dal Comune di Cantalice in sostituzione della bocciatura; poi, che il possibile apporto del Comune non è stato preso in considerazione in occasione del rilascio della Via e, terzo, la sproporzione della bocciatura rispetto «alla limitatissima incidenza degli interventi sull’area boschiva» prevista dal collegamento Leonessa-Cantalice.

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