RIETI - Il Comune di Rieti potrebbe attuare l’esproprio del terreno sul quale è stato realizzato lo svincolo bloccato per l’accesso diretto all’Alcli “Giorgio e Silvia”. A sostenerlo - e a richiedere l’uso dello strumento urbanistico - è il consigliere comunale del Gruppo Misto, Andrea Sebastiani, adesso che l’idea della cittadinanza onoraria alla onlus è approdata in questi giorni sul tavolo della commissione Statuto e Regolamenti, dopo la proposta avanzata da Sebastiani nel novembre 2021. A partire dalla seconda metà del 2019, parlare dell’Alcli equivale infatti ad affrontare la vicenda dello svincolo bloccato che, provenendo dalla Terminillese, consentirebbe di accedere direttamente alla casa di accoglienza per malati oncologici, senza dover girovagare all’interno di Campoloniano. Una questione che si trascina da quando, dopo l’asfaltatura compiuta dal Comune, un controllo all’ufficio Urbanistica rivelò che quei lavori erano in realtà stati realizzati su un terreno non di proprietà del Comune e neanche espropriato. Un pasticcio che ha di fatto stoppato l’installazione della segnaletica e dell’isola spartitraffico, bloccando fino ad oggi il nuovo accesso, il tutto a danno dei malati.
La proposta. Ora che però sul tavolo è concretamente approdata la proposta di Sebastiani di assegnare la cittadinanza onoraria all’Alcli, il consigliere del Gruppo Misto preme il piede sull’acceleratore e chiede un netto giro di vite per la risoluzione dell’affaire dello svincolo fantasma: «Prima di portare la proposta di cittadinanza in consiglio comunale e procedere alla cerimonia pubblica di onorificenza all’Alcli, chiedo che venga sistemata una volta per tutte la questione dello svincolo - torna ad attaccare Sebastiani. - Sulla Terminillese c’è infatti un problema di messa in sicurezza andando verso Vazia, soprattutto per chi proviene da Villette, all’altezza dello svincolo dell’Alcli.