L'Alcli e lo svincolo sulla Terminillese: «15 mesi di incomprensibile immobilismo»

L'Alcli e lo svincolo sulla Terminillese: «15 mesi di incomprensibile immobilismo»
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Venerdì 11 Dicembre 2020, 16:58

RIETI - Dopo il fulmine al ciel sereno per l'Alcli che inaspettatamente ha visto chiudere nel settembre 2019 l'accesso dalla via Terminillese, dopo 15 mesi nulla si è mosso.

Dopo aver più volte espresso il forte disagio dei malati oncologici, dei volontari e di tutti i cittadini per questa chiusura, sono seguiti diversi sopralluoghi della locale polizia municipale, incontri con l'assessore di pertinenza, dirigenti dell'Ufficio tecnico e un confronto anche con il sindaco della città. Sono state più volte allertate, dopo oltre un anno e mezzo, tutte le persone preposte al problema, offrendo anche alternative efficaci.

Dopo molteplici promesse e rassicurazioni, la situazione è rimasta uguale senza soluzione provocando continui problemi all'utenza della Casa di Accoglienza che,  come è noto,  proviene anche da fuori provincia e fuori regione con evidenti difficoltà nell'orientarsi nel dedalo di strade del quartiere di Campoloniano.

La rete arancione apposta molti mesi fa, evoca inequivocabilmente un cantiere aperto e crea disorientamento da parte degli utenti che ritengono addirittura la Casa di Accoglienza chiusa!

Sono soprattutto gli utenti della Casa a mostrare non solo il più grande disagio ma anche lo stupore verso una situazione considerata da molti, inaccettabile e un'offesa morale.

Riteniamo molto singolare che sia stato chiuso solo lo svincolo di accesso alla nostra Casa di Accoglienza perché ritenuto pericoloso e non rispondente ai criteri di sicurezza, mantenendo aperti tutti gli altri svincoli lungo la strada Terminillese.

«Dobbiamo purtroppo prendere atto che le promesse fatte dal Comune di Rieti non sono state mantenute – sottolinea il Consiglio direttivo dell'Alcli che aggiunge - Invece di rendere più semplice la vita ai malati che già stanno combattendo una delle patologie più serie e devastanti, in un periodo pandemico surreale, li obblighiamo a fare ricerche stradali per fare un giro lungo, più complicato e non intuitivo. Abbiamo creduto a tutte le rassicurazioni avute, ma con grande amarezza e delusione nostra e dei cittadini sempre più indignati, dobbiamo constatare che l'anno 2020 si è sta chiudendo con un nulla di fatto -  continua il Consiglio direttivo che conclude – Le parole di stima che spesso vengono rivolte alla nostra associazione, seppur gradite, dovrebbero essere supportate, in caso di necessità, da azioni e fatti concreti.

Il rispetto per il volontariato è anche questo».

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