I PASSAGGI
Delle «visite» a domicilio come atti dovuti a seguito delle dichiarazioni depositate dagli abitanti del posto per approfondire indagini tutt’ora in corso. L’attività investigativa dei carabinieri aveva in precedenza permesso di restringere sensibilmente la probabile forbice dell’orario di decesso del pensionato - presumibilmente avvenuto tra le 7.30 e le 9 del mattino - e in quelle ore nella piccola frazione di Scai non erano così numerosi i veicoli in transito lungo la strada provinciale 19. In particolare sono state numerose le testimonianze di persone che hanno riferito del passaggio di un trattore di colore rosso. Infatti l’anziano, negli ultimi istanti di vita, era solo e non ci sono testimoni oculari di quanto accaduto. L’82enne era uscito per una passeggiata mattutina poi, intorno alle 9, il tragico rinvenimento del corpo a poca distanza dalle casette Sae, i moduli abitativi di emergenza realizzati dopo il sisma dell’agosto del 2016, avvenuto da parte di alcuni ragazzi del posto.
Quella del trattore rimane - seppur accreditata - un’ipotesi investigativa perché non si esclude la possibilità che Cavezzi possa essere stato stroncato da un improvviso malore e, solo in un secondo momento, venire urtato da un mezzo in transito. Sul luogo del sinistro non sono mai state ritrovate parti di carrozzeria. Venerdì scorso il magistrato Rocco Maruotti ha effettuato la nomina del perito anatomopatologo ma per i risultati ci sarà da attendere ancora dei giorni. Sarà quindi decisivo - ai fini delle indagini - il risultato dell’esame autoptico sul corpo dell’anziano che permetterà di accertarne le cause della morte e quindi archiviare il procedimento, in caso di morte naturale, oppure continuare a dare la caccia ad un mezzo pirata procedendo per omicidio stradale.
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