RIETI - «Riportare e far rimanere l’Alberghiero ad Amatrice è stata da sempre una delle grandi ambizioni messe in campo dai cda che mi pregio di rappresentare da oltre 4 anni» - afferma la presidente dell’Istituzione Formativa, Cinzia Francia - a sottolineare l’impegno costante e il desiderio di uscire da una provvisorietà durata troppo a lungo, una volontà di ripresa che si gioca anzitutto sulla formazione delle nuove generazioni.
«I corsi dell’Istituzione formativa della provincia di Rieti - riconosciuti sia al livello nazionale che Europeo - sono totalmente gratuiti e dislocare la sede ad Amatrice ha comportato inevitabilmente un aumento dei costi di gestione delle strutture convittuali e semiconvittuali, strutture utilizzate dal 90% degli studenti che frequentano il nostro Cento di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice. Per garantire il prosieguo dell’attività formativa ed evitare una pregiudizievole compromissione dell’equilibrio economico-finanziario dell’IFR è pertanto indispensabile avere le risorse sufficienti per garantire le attività convittuali e semiconvittuali, senza le quali il centro di formazione di Amatrice non avrebbe ragione di esistere».
«Un ringraziamento pertanto va all’assessore ai Lavori pubblici e alla Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi, e all’assessore alla Scuola, all’Università e al Lavoro, Giuseppe Schiboni, che hanno voluto ascoltarci e supportarci fin dal loro insediamento, impegnandosi tempestivamente nel reperimento delle risorse necessarie al prosieguo delle attività convittuali e semiconvittuali dell’Istituto per l’anno corrente e per i due successivi, nell’ambito della realizzazione del nuovo edificio il cui completamento è previsto entro il 2025. Inutile negare che gli assessori Rinaldi e Schiboni sono per il nostro Ente due importanti punti di riferimento, sia per il supporto tempestivo che per le possibilità di risposta e soluzioni.
«Un segnale importante per la popolazione di Amatrice, che ha da sempre manifestato la propria volontà di volere indietro la propria scuola, riconoscendo pubblicamente e in più occasioni il grande valore sociale e senso di rinascita che aveva per l’intera comunità».
«L’Alberghiero di Amatrice ha da sempre rappresentato un’eccellenza, un punto di continuità per un territorio in ricerca del “talento perduto”, una risposta a chi vuole acquisire grandi capacità professionali e contestualmente un’opportunità di trovare un lavoro. Una realtà che non si poteva cancellare; una realtà capace di superare l’atavico gap scuola-lavoro, perché rilanciare l’Alberghiero di Amatrice significa dare l’opportunità a tanti giovani di innalzare la qualità dell’offerta formativa professionalizzante, attraverso uno stretto collegamento con i sistemi produttivi strategici del territorio, il potenziamento delle attività didattiche laboratoriali e anche attraverso strumenti di alternanza scuola-lavoro come l’apprendistato duale».
«Insomma, Amatrice come Polo di valorizzazione di talenti, indispensabili per garantire il futuro di un territorio ricco di storia e di tradizioni».