RIETI - Dopo un primo ricovero presso il pronto soccorso dell’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, è stato trasferito d’urgenza al policlinico Gemelli di Roma il 33enne pakistano, rider, investito domenica sera, poco prima delle 20, lungo la via Salaria per L’Aquila, da un pirata della strada che poi è fuggito via. Le sue condizioni rimangono stabili ma critiche, in conseguenza del politrauma riportato, con fratture e lesioni in più parti del corpo e una presunta emorragia interna, che andrebbe a complicare un quadro clinico generale già compromesso.
Le indagini. Intanto potrebbe avere le ore contate il pirata della strada che, a bordo di un furgone di colore bianco, ha investito il rider straniero, per poi fuggire via senza prestare soccorso né chiedere aiuto.
La dinamica. Erano circa le 19.30, quando un furgone, che è stato notato anche da alcuni passanti e residenti della zona, ha travolto il giovane ciclista pakistano, facendolo cadere a terra dopo essere stato sbalzato dalla sella della sua bicicletta.
Sull’asfalto le tracce di sangue, a seguito dell’impatto al suolo, a testimonianza della rovinosa caduta. Sul posto, l’uomo è stato soccorso e medicato dal personale del 118 e, successivamente, è stato ricoverato all’ospedale di Rieti, ma la gravità delle sue condizioni ha poi reso necessario il trasferimento al policlinico romano Gemelli, dove si trova al momento ricoverato e dove è stato sottoposto già ad un intervento chirurgico.
Subito la caccia all’uomo, nella serata di domenica, ha poi interessato polizia locale, guardia di finanza, polizia e carabinieri. Indagini che hanno immediatamente stretto il cerchio intorno all’autore dell’investimento, fino a restringere notevolmente, già nella tarda serata di ieri, il campo d’indagine intorno al furgone bianco. Già questa mattina sono attesi nuovi sviluppi, che potrebbero portare al fermo del presunto autore, sul quale andrebbe a gravare il reato di omissione di soccorso stradale, fattispecie punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni, oltre alla sospensione della patente da uno a tre anni, con condizioni di punibilità via via più severe in base alla gravità delle lesioni cagionate e se il soggetto si trova alla guida in stato di ebbrezza dovuto all’assunzione di alcol o droga. Un episodio grave, sul quale procedono ora i carabinieri per risalire al responsabile.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout