Rieti, falsi postini suonano alla porta
derubato in casa l'avvocato Vernile

Rieti, falsi postini suonano alla porta derubato in casa l'avvocato Vernile
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Martedì 20 Dicembre 2016, 15:38
RIETI - Falsi postini in azione in pieno centro a Rieti, dove hanno messo a segno un furto con destrezza all'interno dell'abitazione dove vivono l'avvocato Mario Vernile, 90 anni, un decano del foro, e sua moglie. I ladri, però, sono rimasti a bocca asciutta: all'interno della borsa di pelle sottratta in casa del legale, c'erano solo documenti, quindici euro in contanti, il libretto della pensione e il mazzo delle chiavi dell'auto, tutto materiale inutilizzabile.

Il fatto si è verificato questa mattina in via degli Olivi. Uno sconosciuto ha suonato al citofono dellappartamento dove vive l'avvocato, a fianco dell'edificio che ospita la sede dell'Ater, e ha invitato la moglie del professionista a scendere perchè doveva firmare una raccomandata. Mentre la donna raggiungeva il pian terreno con l'ascensore, un complice è salito lungo le scale e, approfittando della porta lasciata socchiusa, è riuscito a entrare in casa  dove si trovava il marito che, però, non si è accorto di nulla.

Con grande rapidità, ha rubato una borsa in salotto e il giaccone dell'avvocato, per poi fuggire lungo le scale. Nel frattempo la moglie di Vernile, non avendo trovato nessuno all'ingresso, è risalita pensando a uno scherzo.  Ma quando il professionista è andato a prendere la borsa e il soprabito per uscire, si è reso ben presto conto di quanto era accaduto. Il giaccone è stato ritrovato appena fuori del palazzo, mentre nessuna traccia della borsa e delle chiavi dell'auto, neppure nei cassonetti dell'immondizia che si trovano nelle strade adiacenti e che sono stati ispezionati.

L'avvocato Vernile, premiato nel 2014 con la toga d'oro dal Consiglio dell'ordine, assurto alle cronache per aver assistito negli anni scorsi (con successo) un militare sabino vittima di un grave episodio di nonnismo, non è la prima vittima di colpi del genere. Prima di lui, nei mesi scorsi, gli ignoti avevano colpito, usando lo stesso sistema, della citofonata-trappola, in casa dell'avvocato Domenico Orsini e di un'altra penalista del foro. Ora indaga la polizia.
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