Fara Sabina, cancello pedonale chiuso dal Comune, la minoranza scrive al prefetto: «Ora più pericoli»

Il cancello a Passo Corese
di Paolo Giomi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Marzo 2024, 00:10

RIETI - Il cancelletto pedonale del centro commerciale Vittoria finisce sul tavolo del prefetto di Rieti. Con una lettera, che il gruppo consiliare di minoranza “Noi Fara” sta notificando alla cancelleria di Palazzo Vincentini, a Rieti, l’associazione politica guidata da Maria Di Giovambattista porta all’attenzione la questione della chiusura, dall’amministrazione comunale, dell’accesso pedonale ai locali dove si trovano il supermercato Coop di via Giovanni Falcone, con annessi parcheggi e servizi.

L'appello. «Ci rivolgiamo a lei - scrive Di Giovambattista - visto che, a oggi, dal Comune di Fara in Sabina, interpellato dal nostro consigliere comunale Marco Marinangeli, non è arrivata nessuna risposta a riguardo.

L’immotivata chiusura del cancello pedonale, imposta al centro commerciale Vittoria di Passo Corese, ha creato innumerevoli problemi ai cittadini, mettendone in alcuni casi in serio rischio l’incolumità fisica. A seguito di diversi sopralluoghi abbiamo verificato che le persone, soprattutto anziani, che si recano a fare la spesa a piedi, sono costrette a fare un’autentica gimkana tra le auto in movimento nel centro commerciale, per raggiungere il percorso pedonale che prima era facilmente accessibile dal cancello pedonale. La quasi totalità dei pedoni, poi, continua ad attraversare via Falcone nel punto esatto in cui sono state cancellate le strisce pedonali. Abbiamo segnalato al segretario le evidenti incongruenze, come il fatto che non esista alcun documento protocollato sulla vicenda. Non si capisce come un Comune possa imporre la chiusura di un accesso pedonale (non carrabile) che insiste su una proprietà privata, che delimita il perimetro della proprietà stessa, che è presente da oltre 15 anni e, quindi, dall’edificazione del centro commerciale. Chiediamo un suo immediato intervento per ripristinare la certezza del diritto, a garanzia sia dell’incolumità dei cittadini che dell’operato di quelle aziende i cui investimenti sono minacciati dalla condotta del Comune».

© RIPRODUZIONE RISERVATA