Rieti, dissalatore realizzato
dal politecnico di Torino: c'è
il reatino Boccacci nel progetto

Remo Boccacci
di Giacomo Cavoli
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Sabato 11 Novembre 2017, 19:00

RIETI - C'è anche un reatino nel progetto della nuova tecnologia per la dissalazione dell'acqua messa a punto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento Energia del Politecnico di Torino. E' Remo Boccacci, inserito nel team di lavoro guidato dal professore Eliodoro Chiavazzo e composto dal professore Pietro Asinari, da Matteo Fasano, Matteo Morciano e Mariella Almiento che, a partire dal 2015 e fino a poche settimane fa, all'interno dei laboratori del politecnico piemontese hanno lavorato su una nuova tecnologia in grado di rendere potabile l'acqua di mare grazie a un processo di distillazione su più stadi, separando così in modo efficiente il sale dall’acqua.
 

UNA NUOVA TECNOLOGIA

Una novità strutturale nel campo della tecnologia dei dissalatori, oggi utilizzati soprattutto a bordo delle grandi navi, sulle isole e nelle zone remote: "Saltless", questo il nome del progetto, si basa su un processo di evaporazione e condensazione in serie. L'acqua di mare viene fatta evaporare e successivamente condensare a temperature differenti in più stadi, ottenendo così acqua perfettamente potabile. Un processo di distillazione reso possibile da una sorgente di calore: l'elemento innovativo della tecnologia è la possibilità di alimentare il processo grazie ad una fonte di calore “di recupero”, anche di scarso pregio e relativamente a bassa temperatura. I ricercatori hanno infatti studiato la possibilità di impiegare il calore che viene normalmente dissipato nell'ambiente da parte del circuito di raffreddamento (il radiatore) o dai gas di scarico di un motore diesel.
 

ANCHE RIETI NEL PROGETTO SALTLESS

Boccacci, 28 anni, è approdato al progetto Saltless un anno fa, dopo la laurea triennale in Ingegneria Energetica, quasi al termine della specialistica in Ingegneria Energetica e Nucleare e dopo aver preso parte al corso di Applicazioni energetiche dei materiali diretto dallo stesso Asinari: «Durante il corso ho partecipato ad un contest interno al Politecnico per la realizzazione di un dissalatore e ho scoperto la passione per questo genere di tecnologia - racconta Boccacci - Così mi è stato chiesto se volevo entrare a far parte del gruppo di lavoro Small Lab che si stava occupando dello sviluppo del progetto Saltless».
 

A Boccacci il compito di lavorare sulla tecnologia di un dissalatore classico, migliorandone la componente elettronica , oltre al disegno e alla progettazione dello scambiatore di calore, poi materialmente realizzato in un'officina specializzata e infine importato all'interno del progetto del nuovo dissalatore ideato dal gruppo del Politecnico. Saltless è poi diventato il cuore della tesi di laurea specialistica di Boccacci, "Protyping of multi-effects distillation unit" e uno dei temi dell'ultima puntata di "Meravigliosamente", la trasmissione in onda su La7 condotta da Enrico Bertolino.
 

ACQUA POTABILE DAL MARE SENZA BISOGNO DI ELETTRICITA'

 Una scelta non casuale, quella del gruppo di ricercatori, di decidere di operare direttamente sull'utilizzo del calore dissipato dai dissalatori, visto il loro utilizzo nei gruppi elettrogeni in molte località isolate di Paesi in via di sviluppo oppure in condizioni di emergenza (ospedali da campo, campi profughi o calamità naturali).

Tre, quindi, gli effetti offerti dalla soluzione proposta dal gruppo di ricercatori del Politecnico: elettricità (dal gruppo elettrogeno), acqua potabile (dal distillatore) e acqua calda a uso sanitario (quanto rimasto dal processo termico di dissalazione). Un effetto che, unito all'assenza del bisogno di collegamento alla rete elettrica, risponde alle necessità base di piccoli insediamenti isolati e non raggiunti in modo continuativo da servizi centralizzati.

«Inoltre, l'utilizzo del calore all'interno degli attuali dissalatori porta ad una continua e notevole necessità di manutenzione - continua Boccacci - Rispetto alla tecnologia dei dissalatori già esistenti, noi abbiamo puntato sulla realizzazione di un oggetto compatto, di basso costo economico, che necessita di minor manutenzione e che generi un minor impatto all'interno degli ambienti dove verrà utilizzato».
 

I BENEFICI

Nella versione attuale, il dissalatore realizzato al Politecnico di Torino è in grado di fornire più di cento litri di acqua al giorno, una quantità sufficiente a soddisfare i bisogni primari di una cinquantina di persone, mentre la successiva industrializzazione e ingegnerizzazione del dispositivo potrà consentire di raggiungere volumi di acqua potabile ancora superiori. Adesso, per Saltless si apre la ricerca di aziende interessate allo sviluppo della nuova tecnologia.

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