Rieti, bandiera della Pace rimossa:
si ripropone nei fatti lo scontro
tra Cicchetti e Costini

Bandiera della Pace
di Alessandra Lancia
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Giovedì 29 Giugno 2017, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 14:06
RIETI - C’è un usciere in Comune?

Passano i decenni (sic) ma Chicco Costini si conferma il peggior nemico di Antonio Cicchetti. Fu così nel 1998, nel fatidico congresso di An dove andò in scena lo scontro tra il partito delle tessere (Costini) e quello del consenso (Cicchetti). E vinse Costini. Fu così nel 2005, quando tra i due si consumò lo scontro epico delle Regionali, Costini sostenuto dalla potenza di fuoco di Alemanno ministro delle Politiche Agricole (e la Forestale e la Coldiretti a fare da zerbino), Cicchetti dalla “sporca dozzina” dei camerati di sempre: e qui fu Cicchetti a vincere. Poi, nell’anno di grazia 2017 (primo pomeriggio della nuova era Cicchetti) il blitz di Costini in stile dannuziano per rimuovere l’odiata bandiera della Pace, issata (irregolarmente, va ricordato) sul pennone comunale da Simone Petrangeli.

Esporre quella bandiera al pari del tricolore e del blu stellato dell’Unione europea nel 2013 fu una forzatura che Petrangeli poteva risparmiarsi, se non per la forma (violata) per il fatto che anche allora quel gesto fu più divisivo che pacificatore. Ma lasciare che a rimuoverla fosse Chicco Costini e non un vigile o un usciere è, se possibile, molto peggio. E peggio ancora è stato sentire  Cicchetti, due ore dopo dagli studi di Rtr, dare la sua copertura “al gesto di un medico, che su mia autorizzazione ha fatto il lavoro dell’usciere” perché “il Comune deve tornare ad essere la casa di tutti”. Giusto, purché non diventi casa…pound.
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