RIETI - La frenata dell’economia reatina ha portato anche a un rallentamento del reddito procapite disponibile, che ha visto nel 2023 una crescita del 2,6 per cento rispetto all’anno precedente (nel 2022 l’incremento era stato del 4,9 per cento). Tradotto in soldoni significa che nell’anno trascorso il reddito medio dei reatini è stato di 16 mila e 166 mila euro. Tra le province laziali è Roma a mostrare l’incremento più intenso (+6 per cento), con un reddito pro capite di 26,4 mila euro nel 2023, oltre 3.600 euro sopra il livello medio nazionale. Seguono Viterbo con 18.654 euro e Latina con 17.634 euro procapite. Ultima è Frosinone con 15.261 euro. La Capitale risulta così 12 esima nel ranking delle 107 province italiane, mentre le altre province laziali si posizionano ben più in basso nella classifica, al 74esimo e 77esimo posto Viterbo e Latina e rispettivamente al 95esimo e 104esimo Rieti e Frosinone. Un dato che pone il Reatino quasi in fondo alla classifica elaborata dall’Osservatorio Findomestic.
La contraddizione. Tuttavia, Rieti risulta la seconda provincia del Lazio dove il mercato dei beni durevoli (ossia quei beni che non esauriscono la loro funzione una volta utilizzati) ha mostrato la crescita più dinamica nel 2023, con una spesa totale di 178 milioni di euro, l’8,8 per cento in più rispetto al 2022.
Il dato. Stabili gli acquisti di mobili (-0,2 per cento). Quarantatré i milioni investiti in questo settore, 553 euro per ogni reatino. Per la telefonia sono spesi 14 milioni complessivi, 167 euro a famiglia (-3,9 per cento). Diminuisce la spesa per la information technology (-6,1 per cento), solo 4 milioni di euro, che fanno 54 euro a famiglia. Nelle altre province laziali, la spesa per i beni durevoli ha mostrato l’aumento maggiore a Roma (10,7 per cento), sostenuto da dinamiche migliori rispetto alle altre province soprattutto per auto nuove e motoveicoli.
All’opposto, Latina e Frosinone si caratterizzano per le variazioni più contenute, poco superiori al 6 per cento, penalizzate rispetto alla media regionale su quasi tutte le voci. Solo per Roma i livelli di spesa, pari a 2.866 euro per famiglia, si collocano poco sopra la media nazionale. Restano ben al di sotto della media nazionale, invece, le altre province laziali, tutte posizionate fra la 76esima e la 72esima tra le 107 province italiane.