RIETI - Il 5 luglio, per gli artisti italiani e non solo, verrà ricordato come la dipartita improvvisa e per certi versi prematura, di Raffella Maria Roberta Pelloni, per tutti Raffaella Carrà. A 78 anni il suo cuore ha cessato di battere e un istante dopo sono stati tanti i ricordi riaffiorati alla mente degli italiani che l'hanno ammirata nelle vesti di ballerina, show-girl, cantante e conduttrice. In queste ore sui social si susseguono messaggi di cordoglio, pensieri e aneddoti di ogni genere, tra amici, colleghi, semplici fan o di chi, come il reatino Francesco Fuggetta, alla fine degli anni '90 ha lavorato al fianco di Raffaella Carrà: era uno dei "Carramba Boys" che allietavano gli stacchetti del caschetto biondo bolognese, erano quelli che aprivano le sfere regalando (all'epoca) migliaia di lire o milioni ai telespettatori che da casa chiamavano per partecipare a uno dei giochi di "Carramba che sorpresa!".
Il ricordo. «Mancavano pochi minuti alle 17 - scrive Francesco Fuggetta, oggi noto e stimato imprenditore reatino - quando ho ricevuto la telefonata di un caro amico che in auto aveva appena appreso dalla radio della scomparsa di Raffaella Carrà.
Ci hai insegnato, ci hai rimproverato, ci hai fatto crescere professionalmente e dato consigli preziosi per la vita reale. Faccio fatica a credere che non ci sei più, perché per me eri un atto di fede e la fede non la devi vedere, sai che c'è perché la senti, perché ti segna nella personalità e nel cuore. Grazie per quello che mi hai dato, umanamente prima ancora che artisticamente, continuerò a farti vivere nei miei pensieri e nelle mie parole. Ora vai e balla tra gli angeli, io continuerò a sentirti viva. Ci rivedremo Grande Maestra»