Green pass a scuola, docenti sprovvisti all'Aldo Moro

Green pass a scuola, docenti sprovvisti all'Aldo Moro
di Raffaella Di Claudio
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Venerdì 3 Settembre 2021, 00:10

RIETI - Dal primo settembre, le porte degli istituti scolastici del Reatino si sono aperte, ma per accedere, docenti e personale Ata, devono essere muniti di green pass. In tutte le scuole del territorio i presidi sono dunque alle prese con la nomina dei delegati al controllo della certificazione, unica possibilità che hanno i dipendenti del settore scolastico di prendere servizio, pena dopo 5 giorni la sospensione con immediato blocco dello stipendio. Le prime 48 ore, una volta assicurata l’organizzazione tecnica, sono trascorse senza grandi complicazioni. 

Rieti città. «Le cose stanno procedendo senza difficoltà – esordisce Mirella Galluzzi, preside dell’istituto comprensivo Marconi–Sacchetti Sassetti, dove i dipendenti in servizio sono circa 130 – C’erano dei timori iniziali legati alle modalità di controllo delle certificazioni del personale che doveva prendere servizio, oltre a quello già inserito, ma non ci sono stati problemi.

Ci siamo preoccupati di formare i dipendenti e di installare una postazione per le verifiche nel massimo rispetto della privacy fino a quando non entrerà in funzione una piattaforma dalla quale ogni mattina, prima dell’inizio del turno, un assistente amministrativo potrà verificare la presenza del green pass. Per ora, comunque, tutti ne sono in possesso, resta solo da chiarire la questione relativa alle certificazioni per il personale delle mense e per gli assistenti per l’autonomia». 

Situazione analoga presso l’istituto d’istruzione superiore Carlo Jucci di Rieti. «In base alla normativa – spiega la dirigente scolastica Stefania Santarelli - abbiamo provveduto a identificare gli addetti al controllo che il 31 agosto hanno effettuato una piccola formazione proprio per arrivare pronti ed evitare problemi. Ma tutto il personale scolastico era preparato e consapevole che per prendere servizio era necessario il green pass e in quei pochissimi casi in cui è stato necessario ristamparlo perché l’applicazione non riusciva a leggere il documento, i dipendenti hanno provveduto a farlo la mattina stessa». 

In Sabina. Le testimonianze raccolte tra i dirigenti delle scuole della città sono abbastanza in linea con quelle dei colleghi dei due più grandi poli didattici della Bassa Sabina dove, se ci sono state, le problematiche hanno riguardato la mancata generazione del documento ovviata con l’effettuazione di un tampone che ha una validità di 48 ore. «Finora – spiega la dirigente scolastica dell’istituto di Torri in Sabina e reggente del comprensivo di Poggio Mirteto, Valentina Bertazzoli – tutti sono risultati in regola con il green pass. Abbiamo riscontrato solo qualche difficoltà con certificazioni non ancora generate che hanno reso necessario per qualcuno l’effettuazione di un test. Complessivamente, la situazione è stata molto tranquilla, tutti erano informati e sapevano di dover prendere servizio con un tampone o con il green pass regolare, quindi non abbiamo riscontrato particolari criticità». 

«Qualcuno – dichiara, invece, Giovanni Luca Barbonetti che oltre a dirigere l’istituto superiore “Aldo Moro” di Passo Corese è stato nominato reggente del comprensivo di Fara Sabina – senza green pass all’Aldo Moro c’è stato, ma la stragrande maggioranza ne è munita, quindi tutto è filato via liscio. Al comprensivo, i controlli sono iniziati oggi (ieri, ndr). Abbiamo delegato cinque bidelli e predisposto altrettanti tablet e ogni giorno tutte le persone che arriveranno a scuola verranno sottoposte a verifica: se la spunta diventa verde, possono entrare, al contrario no. Così sarà fin quando verrà attivata la piattaforma annunciata dal Ministero. E chi è sprovvisto del documento, trascorsi cinque giorni, verrà sospeso con il blocco dello stipendio». Altissimo, infine, il grado di copertura vaccinale tra gli studenti dell’Aldo Moro. «Da quanto abbiamo appreso – continua Barbonetti – quasi tutti i ragazzi sono vaccinati, nonostante per loro non esista alcun obbligo di entrare a scuola con la certificazione». 

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