Assessore reatino in Regione, braccio di ferro tra Fratelli d'Italia e Lega

Assessore reatino in Regione, braccio di ferro tra Fratelli d'Italia e Lega
di Antonio Bianco
4 Minuti di Lettura
Domenica 19 Febbraio 2023, 00:10

RIETI - Il neopresidente Francesco Rocca si è dato 20 giorni di tempo per scegliere la propria squadra di governo. Un aspetto, questo, che interessa da vicino anche il Reatino, dato che proprio da queste colonne aveva promesso almeno un assessorato per ogni provincia. Che ci sarà tuttavia un rappresentante di questo territorio nel nuovo esecutivo di via Cristoforo Colombo è un dato ormai acquisito. Ad avvalorare questa certezza, oltre a Rocca, anche il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini. E come succede in questi casi si apre il toto-nomi. Non è un mistero che sulla casella reatina ci siano le ambizioni sia del partito della Meloni, sia della Lega. Una partita giocata tutta sugli equilibri tra i due partiti maggiori della coalizione di centrodestra. 

Pesi e contrappesi. Il Carroccio fa pesare il risultato del suo uomo di punta Mariano Calisse, che è stato il più votato in assoluto con 9.628 preferenze. Fratelli d’Italia ha dalla sua parte il fatto che è il primo partito in provincia e ha eletto due consiglieri alla Pisana, Michele Nicolai ed Eleonora Berni. Più in generale, Fratelli d’Italia nel parlamentino regionale può contare su una forza di 22 consiglieri su 30.

Un peso che sicuramente farà valere nelle trattative con Rocca. Mentre la Lega ne ha eletti solo 3, così come Forza Italia. Il rapporto tra il partito maggiore e gli alleati è di 7 a 1. E questo si dovrebbe riflettere anche sul numero degli assessorati da distribuire ai partiti.

Al Carroccio dovrebbe andare almeno un assessorato e solo nel caso si aumentasse la squadra di governo dai dieci attuali a dodici, potrebbe ottenerne due. Ma per ora sono solo ipotesi. Resta il fatto che su questa casella le ambizioni dei leghisti delle altre province non sono da meno di quella di Calise. A Frosinone c’è chi pur non essendo stato eletto, come l’ex presidente della Provincia, ha ottenuto però in termini assoluti più voti del caterpillar di Borgorose. Il ciociaro Pasquale Ciacciarelli di preferenze ne ha presi addirittura 13.339. E c’è chi scommette che i voti personali avranno più peso delle percentuali di partito nella scelta degli assessori. Una bella gatta da pelare per il coordinatore regionale Durigon. 

L'intervento di Matteo Salvini. Ma c’è anche chi è pronto a scommettere che per Calisse potrebbe addirittura muoversi il segretario nazionale Matteo Salvini, il quale tra l’altro nei giorni scorsi ha ricordato più volte in tv il risultato della Lega a Rieti. Ma al di là di tutto ciò, nella valutazione dell’assegnazione dell’assessorato potrebbe subentrare anche il discorso degli equilibri interni alla coalizione locale. Qualcuno osserva che non meno di qualche settimana fa è stata eletta presidente della Provincia la leghista e sindaca di Fara Sabina, Roberta Cuneo. Una scelta sostenuta anche da Fratelli d’Italia, ma che difficilmente ora accetterebbe di cedere una carica importante, come quella di assessore in Regione agli alleati leghisti.

«Forse, sarebbe il caso che questa volta facciano un passo indietro», dice una fonte interna al partito della Meloni. Un braccio di ferro, tuttavia, che è iniziato prima del voto, già durante la campagna elettorale, dove i due partiti hanno più volte palesato la volontà di volere un posto nell’esecutivo regionale. Una richiesta alla quale si era unita anche da Forza Italia, che però ha scontato il fatto di essersi posizionata solo al terzo posto. È chiaro che nessuno dei due partiti a questo punto vuole rinunciare a un ruolo nell’esecutivo di via Cristoforo Colombo. Nei prossimi giorni si saprà chi l’avrà spuntata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA