RIETI - I destini di Ascoli e Nesta passano per i piedi e i gol di Federico Dionisi. Sono in pochi a domandarsi il perché, mentre in tanti sanno che la gara in programma stasera allo stadio "Cino e Lillo Del Duca" di Ascoli (ore 21 arbitro Ros di Pordenone) mette in palio molto di più dei soliti tre punti.
Passato e presente
Dopo sette anni trascorsi in gialloblù, collezionando 209 presenze e 63 gol (10 dei quali in serie A), Dionisi ha salutato tutti e lo scorso 25 gennaio ha firmato un triennale con l'Ascoli facendo già innamorare i tifosi del Picchio con la doppietta decisiva realizzata a Lecce nel 2-1 che ha permesso ai bianconeri di lasciare l'ultimo posto in classifica. Ma il destino, si sà, a volte è beffardo o per lo meno si diverte a scrivere delle trame un po' bizzarre ed ecco che a neanche due settimane dall'addio al Frosinone, che il calendario mette Dionisi di fronte al suo passato recente, fatto di emozioni forti, di sentimenti reali, di gioie e di dolori, di promozioni e retrocessioni, di gol d'autore e di momenti di tensione. E stasera, in 90', per l'attaccante cantaliciano e i suoi tifosi (vecchi e nuovi) s'intrecceranno passione, rivalità, speranze e sogni.
Panchina in bilico
Ma, inutile girarci troppo intorno, Ascoli-Frosinone di stasera vivrà anche una partita nella partita e cioè quella che lega - inevitabilmente - il futuro di Alessandro Nesta sulla traballante panchina ciociara, ai possibili gol di Dionisi in quello che ormai è diventato il "suo" nuovo stadio.