Sakineh, eseguita condanna a 99 frustate
La stampa iraniana attacca Berlusconi

Manifestazione pro Sakineh (foto Marco Merlini - Lapresse)
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Domenica 5 Settembre 2010, 14:24 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 22:35
ROMA (5 settembre) - Non si ferma la mobilitazione internazionale per salvare la vita di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna condannata alla lapidazione per adulterio e omicidio in Iran. Oggi nuove prese di posizione del governo italiano e del Vaticano, mentre la stampa iraniana attacca Silvio Berlusconi. Intanto la nuova condanna della donna a 99 frustate «è già stata eseguita, pochi giorni fa», riferisce il figlio della donna, Sajjad Ghaderzadeh, il quale esprime timori per una possibile esecuzione della pena capitale.



«Berlusconi è un uomo moralmente corrotto». Così l'ultraconservatore Kayhan, il giornale che qualche giorno fa sferrò un duro attacco a Carla Bruni, critica il premier per le posizioni del governo italiano. «Il capo della mafia italiana si è unito ai difensori del crimine», scrive Kayhan, il cui direttore è nominato direttamente dalla Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei. Il quotidiano afferma che «le prove della dissolutezza sessuale» di Berlusconi sono contenute nella stampa italiana ed europea e aggiunge che «così come Carla Bruni, l'immorale moglie del presidente francese Nicolas Sarkozy, anche Berlusconi si è voluto unire a questa cricca che difende la criminale Sakineh, accusata di adulterio e omicidio del marito».



Appello al Vaticano e al governo italiano. Sajjad Ghaderzadeh, dopo aver annunciato l'esecuzione della condanna a 99 frustate («In seguito alla pubblicazione sul Times di Londra della foto di una donna senza velo erroneamente attribuita a lei, mia madre è stata condannata da un giudice speciale di Tabriz, a 99 frustate. Secondo le nostre fonti, la sentenza è stata eseguita, mia madre è stata frustata pochi giorni fa»), si rivolge al Papa e al governo: «Esorto il capo della Chiesa, papa Benedetto XVI a intervenire per salvare la vita di mia madre, per fermare le atrocità ingiustificate cui è sottoposta. Mi appello a tutti gli italiani , ma soprattutto al loro governo e al premier Silvio Berlusconi».».



La replica del Vaticano. «Quando la Santa Sede è richiesta in modo appropriato perché intervenga su questioni umanitarie presso autorità di altri Paesi, come è avvenuto molte volte in passato, essa usa farlo non in forma pubblica, ma attraverso i propri canali diplomatici», ha risposto il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi.



Frattini: clemenza. «Ribadisco a nome del governo italiano il più forte auspicio che l'Iran consideri un atto di clemenza per salvare Sakineh da un'orrenda punizione offensiva della dignità umana. Salvare Sakineh da questa sofferenza offrirebbe un'opportunità per l'Iran per creare un nuovo clima di fiducia con la comunità internazionale», dice il ministro degli esteri Franco Frattini, dopo l'appello al governo italiano e al Papa lanciato tramite dal figlio della donna condannata alla lapidazione.
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