Casa di cura degli orrori in Molise, anziani e malati legati ai letti: 13 arresti

Casa di cura degli orrori in Molise, anziani e malati legati ai letti: 13 arresti
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Mercoledì 8 Ottobre 2014, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 17:24

Anziani e malati psichiatrici maltrattati in una Residenza sociale assistenziale della provincia di Isernia.

I Carabinieri dei NAS hanno eseguito 13 arresti per maltrattamenti, sequestro di persona, lesioni, percosse ed abbandono di persone incapaci. Coinvolto un medico, infermieri e operatori socio-sanitari.

Dalle prime ore di stamane i Carabinieri dei NAS di Campobasso, Napoli, Bari, Salerno e Foggia con i colleghi dell'Arma territoriale, nelle province di Isernia e Campobasso, hanno eseguito 13 arresti domiciliari a carico di un medico titolare di una Residenza Sociale Assistenziale per anziani e malati psichiatrici e di infermieri e operatori socio-sanitari.

Fra gli arrestati c'è anche Francesco Rossi, il sindaco della cittadina in provincia di Isernia, Montaquila, dove si trova la clinica.

Il sindaco è il titolare della struttura. Tutto è partito dalla segnalazione dei familiari di un paziente che presentava segni sul corpo.

Le persone finite in manette sono accusate, a vario titolo, di maltrattamenti, sequestro di persona, lesioni, percosse ed abbandono di persone incapaci.

Da quanto è trapelato dagli ambienti investigativi i pazienti venivano chiusi nelle camere e legati ai letti. Le maggiori criticità nell'ala destinata ai malati psichiatrici. I carabinieri del Nas in conferenza stampa mostreranno un filmato girato all'interno della clinica. La struttura non è una residenza sanitaria assistita, ma una residenza sociale privata. Può ospitare fino a 150 malati, ma i Carabinieri in alcuni periodi hanno trovato 180 pazienti. Al titolare della clinica il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari è stata notificata in ospedale a Napoli, dove è ricoverato da alcuni giorni.

I Pm: «Come in un lager». «In quella struttura internati come nei lager. Le loro grida inascoltate». Questo il duro atto di accusa del Procuratore capo di Isernia, Paolo Albano, sulla clinica degli orrori di Montaquila (Isernia). Il procuratore ha parlato di «promiscuità tra maschi e femmine portati a lavare nello stesso bagno e asciugati con le lenzuola sporche».

«Come ad Auschwitz portati a lavare, di mattina, e poi chiusi in stanza», ha detto il procuratore di Isernia in conferenza stampa con il Nas, aggiungendo: «A 70 anni dall'orrore dei lager e dalla liberazione degli internati si verificano ancora queste cose».

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