Sep, incendio appiccato nell'unica zona dell'impianto senza telecamere

Sep, incendio appiccato nell'unica zona dell'impianto senza telecamere
di Stefania Belmonte
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Mercoledì 25 Agosto 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:11

 Fuma ancora la Sep di Pontinia, a distanza di due giorni dal violento incendio che si è verificato l'altra notte, distruggendone una parte, causando gravi disagi alla popolazione residente a Mazzocchio - che in parte ha dovuto lasciare le proprie abitazioni per passare la notte da amici e parenti anche in altre città - e destando preoccupazione per le eventuali conseguenze sotto il profilo ambientale. In proposito, si attendono per la giornata di oggi i primi risultati delle analisi Arpa: ieri mattina i primi campioni sono stati inviati nei laboratori di Rieti, e di norma servono tra le 24 e le 48 ore per ottenere i dati. Ieri pomeriggio si è tenuto un nuovo vertice in prefettura, alla presenza del presidente della provincia Carlo Medici, che è anche sindaco di Pontinia, dell'Arpa Lazio e dell'amministrazione giudiziaria della Sep, affidata dalla magistratura a Carmela Regina Silvestri dal 2019, immediatamente dopo il sequestro dell'azienda alla famiglia Ugolini che la gestiva prima dell'inchiesta Smokin' Fields

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LE CERTEZZE

Nel corso dell'incontro sono stati messi dei punti fermi: il primo, che l'impianto antincendio è stato efficace ed ha funzionato bene; il secondo che data la natura dei materiali bruciati, l'incendio non dovrebbe aver prodotto danni all'ambiente; il terzo, che l'unico punto in cui non c'era la videosorveglianza, era proprio quello in cui si sarebbe sviluppato l'incendio.

Si tratta del punto in cui vengono stoccate le plastiche residue del processo di separazione dell'organico. Ed è questo un particolare che potrebbe rivelarsi importante ai fini dell'indagine: chi ha appiccato l'incendio, se l'ipotesi del dolo dovesse essere suffragata anche dalla relazione dei vigili del fuoco, conosceva bene l'impianto ed è andato quindi sul sicuro.

GLI ELEMENTI

Le immagini delle telecamere sono state comunque tutte acquisite ed in queste ore sono in fase di analisi: ogni dettaglio potrebbe essere determinante per capire l'origine del rogo. L'altro elemento sul quale bisognerà indagare, è il boato che sarebbe stato avvertito dal vigilantes in servizio quella sera: lo scoppio proveniva dal punto in cui è partito l'incendio? Ed è stato prima o dopo che il rogo era già partito? Questi aspetti non sarebbero stati ancora chiariti. Di fatto, quando i vigili del fuoco sono arrivati alla Sep, l'incendio era già molto esteso: sono stati usati acceleranti o le materie stoccate erano particolarmente infiammabili? Oppure l'allarme è stato dato quando ormai erano già abbastanza sviluppate? Il rogo più importante per fortuna è stato spento quasi subito ed è stato possibile salvare una gran parte dell'azienda. Anche grazie all'impianto antincendio, certificato proprio di recente dai vigili del fuoco, e che però ora andrà rifatto perché compromesso. Di conseguenza anche la certificazione dovrà essere acquisita nuovamente.

L'INCHIESTA

I nodi che restano da sciogliere sono diversi: indagano i carabinieri. Già nella prima giornata sono state diverse le persone ascoltate, tra cui anche lo stesso vigilantes. Nel frattempo i vigili del fuoco continuano il lavoro di spegnimento: non ci sono più focolai, ma continua ad uscire del fumo e quindi si continua con il raffreddamento. Gli operai della Sep lavorano notte e giorno al fianco dei vigili del fuoco: i materiali vengono smassati e bagnati, poi trasportati in un'altra zona dell'azienda, per essere nuovamente stoccati. Tutto resta all'interno del sito industriale, anche le acque di spegnimento e il percolato: tutto viene pompato e raccolto da cisterne che inviano i liquidi per la caratterizzazione e il successivo smaltimento. «Stiamo monitorando la situazione a 360 gradi - fanno sapere dalla prefettura - L'attenzione resta alta, soprattutto nell'interesse della popolazione». «L'intervento di spegnimento è stato rapidissimo, confido ora in buoni risultati delle analisi Arpa, spero di poter revocare l'ordinanza comunale quanto prima per permettere a tutti di tornare alla normalità» - ha detto Medici. Ieri sono stati sostituiti i filtri al campionatore, situato a circa 150 metri dall'azienda: il monitoraggio è continuo.
Stefania Belmonte
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