Rida minaccia ancora la chiusura, si rischia una nuova emergenza rifiuti

Rida minaccia ancora la chiusura, si rischia una nuova emergenza rifiuti
di Raffaella Patricelli
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Domenica 10 Ottobre 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 10:29

 Torna il rischio di un blocco nella gestione dello smaltimento dei rifiuti per le province di Latina e Roma. Come già è accaduto l'estate scorsa. Con una missiva indirizzata alla Procura di Roma e alla direzione generale del ciclo dei rifiuti, la Rida Ambiente di Aprilia diffida la Regione Lazio, ancora una volta, affinché metta in condizione l'azienda di usufruire di una discarica adeguata, a condizioni eque e non discriminatore. Inoltre, l'azienda mette in guardia la Regione con un preavviso di sospensione dell'attività di trattamento per «imminente esaurimento di sbocchi in discarica».


Dunque si rischia un nuovo stop e disagi per i cittadini di tutto il territorio. In pratica secondo il patron di Rida, Fabio Altissimi l'azienda di via Valcamonica sta per raggiungere le quantità annue contrattualizzate di rifiuto da trattare, «Sono ormai prossimi all'esaurimento - scrive - gli spazi disponibili presso le uniche discariche fuori regione che ricevono attualmente gli scarti prodotti dal trattamento del nostro impianto».
Nel Lazio sono a disposizione due soli impianti per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato e Altissimi ritiene che «l'intero mercato laziale delle discariche si è concentrato in capo ad un unico soggetto economico, per di più verticalmente integrato nel mercato del trattamento, con la conseguenza che tale soggetto, forte della sua acquisita posizione di monopolio di fatto, nega e contesta la stessa applicabilità nei suoi confronti della prescritta disciplina tariffaria di accesso». Davanti a questo la Regione Lazio parrebbe in stallo, tanto da provocare presunti danni all'erario per i maggiori costi di gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Questo sempre secondo Altissimi che sottolinea: «Molti comuni si sono trovati costretti a destinare fuori regione i propri rifiuti urbani con maggiori oneri da sopportare». Ora la Regione Lazio ha 10 giorni per andare incontro alle esigenze della Rida Ambiente, altrimenti l'azienda di Aprilia chiuderà i battenti senza far entrare più i camion carichi di rifiuti. Un aut aut che suona come una sfida: difficile, se non impossibile, per ora per la Regione Lazio trovare a breve un'altra discarica stando alle condizioni di Altissimi. Questa nuova rimostranza, dai contenuti non nuovi, fa presumere che il patron di Rida stia facendo di tutto per spingere ad ottenere l'autorizzazione per la richiesta di realizzare un deposito presso il terreno di via Savuto, a La Gogna, nella periferia apriliana. Area in cui sono stati trovati dei rifiuti tossici e che la società proprietaria, la Paguro, riconducibile proprio ad Altissimi, dovrà bonificare. Oltre alla bonifica però si intende realizzare anche una maxi discarica, a quel punto i problemi di Rida sarebbero risolti. Ma non di certo entro i prossimi 10 giorni.
Raffaella Patricelli
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