Ucciso durante la festa per la nascita del figlio, sette condanne per 133 anni

Ucciso durante la festa per la nascita del figlio, sette condanne per 133 anni
di Laura Pesino
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Mercoledì 12 Luglio 2023, 11:37

Tre ore di camera di consiglio, poi alle 15 la lettura della sentenza della Corte d'assise: condanne per 133 anni di carcere per sette imputati accusati di concorso in omicidio volontario, porto illegale di pistola, lesioni aggravate e rapina. Quella tragica sera del 30 ottobre 2021, in un'abitazione di via Monfalcone, a Borgo Montello, lasciarono a terra un morto e dieci feriti dopo una mattanza a colpi di spranghe e bastoni. La vittima, Sumal Jagsheer, fu pestata a sangue e uccisa mentre festeggiava in casa, con parenti e amici, la nascita del figlio.

Il gruppo, come aveva sottolineato il pubblico ministero Marco Giancristofaro, fece irruzione nell'appartamento con il proposito di "fare del male".
«Prendeteli e ammazzateli tutti» aveva ordinato il mandante. Una vera e propria spedizione punitiva di violenza inaudita, pianificata come azione ritorsiva proprio nei confronti di Jagsheer, "colpevole" di essersi allontanato dal gruppo che voleva conquistare il controllo delle attività commerciali gestite nella zona dalla comunità indiana.
Il processo, celebrato davanti alla Corte d'assise del tribunale di Latina presieduta da Gianluca Soana, con un collegio difensivo composto dagli avvocati Amleto Coronella, Angelo Palmieri, Alessandro Farau, Gaetano Marino e Massimo Frisetti, si è concluso dunque con sette condanne: Singh Jiwan, leader del gruppo armato e considerato mandante dell'omicidio e del pestaggio, sconterà 25 anni e 7 mesi di reclusione; Singh Devender e Singh Ranjit sono stati invece condannati a 25 anni e 1 mese; Sohal Gurvinder Singh e Singh Surjit a 17 anni e 5 mesi; Singh Harinder a 16 anni e 5 mesi; Harmandeep Singh a 6 anni, quest'ultimo solo per una rapina aggravata commessa il 2 ottobre dello stesso anno ai danni di un negoziante indiano al quale erano stati sottratti 3.500 euro.
Oltre agli anni di carcere la Corte ha disposto a carico degli imputati l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'interdizione legale per tutta la durata della pena. Il risarcimento danni sarà definito in altra sede, ma le provvisionali già fissate ammontano a circa 120mila euro, che andranno ai familiari della vittima costituiti parte civile con il l'avvocato Simone Rinaldi.
L'azione violenta organizzata da Jiwan aveva l'obiettivo chiaro di punire chi aveva rifiutato di sottomettersi alle regole del gruppo. «Non sapevano che saremmo venuti. Prima o poi doveva succedere questa cosa visto che non si stanno mai buoni», aveva detto uno degli indagati intercettato dagli investigatori. La festa di nascita era sembrata l'occasione giusta per l'irruzione con tanto di colpi d'arma da fuoco.
 
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