Corte dei Conti, in Umbria in un anno 31 milioni d'euro di condanne e 4 denunce al giorno

L'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti
di Egle Priolo
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Venerdì 1 Marzo 2024, 07:32

PERUGIA Condanne per oltre 31 milioni di euro e richieste di risarcimento per quasi 20,5 milioni. Con atti di citazione in aumento e quasi il triplo dei ricorsi contro le decisioni in primo grado. Con casi come i presunti trucchi sui numeri degli iscritti al Ciuffelli di Todi, l'inchiesta sulle farmacie, gli accessi illeciti ai sistemi informatici di un poliziotto o le accuse di violenza contro un carabiniere che dai tribunali penali passano a quelli contabili. Eccolo, in pillole, il 2023 della Corte dei conti, come emerso dalle relazioni rese note in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario dal presidente Piero Carlo Floreani e il procuratore regionale Rosa Francaviglia.

La cerimonia si è tenuta ieri nell'aula magna del Dipartimento Agraria, alla presenza di numerose autorità civili, militari e accademiche, tra cui la presidente Donatella Tesei, il procuratore generale Sergio Sottani e il prefetto di Perugia Armando Gradone, con gli interventi anche dell'avvocato Massimo Perari, in rappresentanza del presidente dell'ordine forense, e del presidente della sezione di controllo Antonello Colosimo.
In base ai numeri forniti dal presidente Floreani, per quanto riguarda l'attività della sezione dal punto di vista quantitativo, il contenzioso contabile ha consentito nel 2023 la pubblicazione di 61 sentenze (delle quali la metà di condanna), 13 ordinanze e 19 decreti. Sessanta le sentenze che hanno definito giudizi di responsabilità amministrativa, di cui 30 sentenze di accoglimento, 24 di rigetto e sei relative a giudizi abbreviati, con cui si è ottenuto il pagamento di metà della richiesta iniziale. Le statuizioni di condanna, appunto, hanno riguardato risarcimenti disposti per l'ammontare di oltre 31 milioni di euro. Sono state poi 24 le sentenze in materia di accertamento della responsabilità amministrativa correlata a danni indiretti subiti dalle aziende ospedaliere, dalle aziende sanitarie e dalla Regione conseguenti ad errori e lesioni da attività sanitaria. Con i casi di malasanità (24) che solo in un terzo dei fascicoli hanno portato a condanne (8).
Come ricordato dal procuratore Francaviglia, inoltre, l'attività degli attuali quattro pubblici ministeri è stata «particolarmente intensa» e si è connotata «per un ulteriore incremento degli importi azionati in giudizio», dai quasi 18 milioni del 2022 ai 20.495.851,67 per il 2023, a seguito di 63 atti di citazione (nel 2022 erano stati 61) nei confronti di 155 convenuti (nel 2022, 156). «Sono stati emessi 71 inviti a dedurre (nel 2022: 78) – ha sottolineato Francaviglia - nei confronti di 203 invitati (nel 2022: 231) di cui otto sono stati archiviati per intervenuta refusione del danno pubblico».

Interessante anche il numero degli esposti arrivati in via Martiri dei Lager: ben 1.471, praticamente 4 al giorno.

Dati rilevanti che fanno della procura contabile umbra la settima per numero di giudizi di responsabilità promossi nel 2023 e l'ottava per importi di danno richiesti, e per cui Francaviglia ha ribadito come «la giustizia contabile costituisca un presidio cardine ed irrinunciabile per la tutela del bilancio pubblico e della legalità finanziaria». «Per superare la “paura della firma” e la “burocrazia difensiva” - ha insistito - i pubblici amministratori e funzionari hanno soprattutto la necessità di regole che siano poche, chiare e comprensibili. L’ipertrofia normativa finisce per paralizzare qualsiasi attività. E troppe leggi alimentano anche la corruzione». E a proposito di leggi, duro anche l'affondo del presidente Floreani su alcune nuove disposizioni come lo scudo erariale e l'esclusione della Corte dei conti dal controllo di progetti afferenti per esempio al Pnrr: «Al riguardo, l’Associazione dei magistrati contabili ha ritenuto di esprimere netta contrarietà a tali norme, precisando che non sono in gioco le funzioni della magistratura contabile, ma la tutela dei cittadini».

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