Terracina, botte e insulti al bar perché è gay: quattro condanne

Terracina, botte e insulti al bar perché è gay: quattro condanne
di Elena Ganelli
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Venerdì 10 Novembre 2023, 21:16 - Ultimo aggiornamento: 21:30

Si è concluso con quattro condanne il processo a carico di quattro uomini di Fondi accusati di avere prima insultato con frasi omofobe poi picchiato un ragazzo all'interno do un bar di Terracina. Il gruppo ad agosto dello scorso anno aveva preso di mira un 31enne entrato nel locale per fare colazione rivolgendogli frasi pesantemente offensive: «Brutta femminella, fro..., ti ammazzo, ti uccido... Non hai capito chi siamo noi, siamo gente pericolosa di Fondi e qui siamo i capi». Prima qualche battutina di pessimo gusto, poi gli insulti omofobi e poi ancora le botte: calci e pugni ovunque e anche un portacenere tirato sulla testa. Unica colpa della vittima essere omosessuale.

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Poi i quattro sono passati dalle parole ai fatti aggredendo l'uomo con calci e pugni e colpendolo con un portacenere sulla testa. La vittima era stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Terracina dove i sanitari avevano riscontrato un trauma cranico con ferite alla testa e contusioni multiple, formulando una prognosi di dieci giorni mentre i quattro responsabili erano finiti ai domiciliari.

Oggi su richiesta degli avvocati Maurizio Forte e Giulio Mastrobattista il processo con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Latina per Michele Ciaccia, 38 anni, Massimiliano Di Crocco, 47 anni, Salvatore Di Manno, 32 anni, e Francesco De Filippis, 26 anni, accusasti di lesioni aggravate dalla finalità discriminatoria: il gup ha condannato a un anno e dieci mesi a Di Crocco, un anno e otto mesi Ciaccia e Di Manno: a nessuno dei tre è stata concessa la sospensione condizionale avendo già precedenti specifici. De Filippis, l'unico incensurato, è stato invece condannato a un anno e quattro mesi con la sospensione condizionale della pena.

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