Farina, neo presidente Federfarma Latina
«Ruolo delle farmacie determinante»

Farina, neo presidente Federfarma Latina «Ruolo delle farmacie determinante»
di Laura Pesino
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Domenica 2 Gennaio 2022, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 12:06

Ha assunto da poco il nuovo incarico di presidente di Federfarma Latina, in un periodo difficilissimo a causa dell'enorme pressione sul settore causata da questa nuova fase della pandemia. Salvatore Farina è convinto però che si affronterà anche questo momento così complesso e si prepara a farlo con una squadra rinnovata che conta anche molti giovani.

«Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno dato la loro fiducia esordisce il presidente e ringrazio in modo particolare il mio predecessore, Vincenzo Gualtieri, per aver condotto in maniera ineccepibile e trasparente il nostro sindacato. Al mio fianco ho un'ottima squadra, parzialmente rinnovata con l'inserimento di giovani colleghi validi e motivati, con la conferma di altri con più esperienza. Certamente mi aspetto nel prossimo triennio un periodo altrettanto impegnativo, con tamponi, vaccini anti covid e poi in autunno la campagna vaccinale antinfluenzale, gli screening. Ma sono sicuro che, coinvolgendo e lavorando in sinergia con l'ordine dei farmacisti e con la Asl riusciremo a fare molto bene. Quando la pandemia sarà scemata riprenderemo anche il discorso della farmacia dei servizi, che rimane un punto essenziale per il futuro delle farmacie. Certamente nei due anni di pandemia le farmacie hanno avuto un ruolo centrale nel rapporto con i cittadini, rappresentando uno dei primi presidi di riferimento prima durante il lockdown del 2020, poi con l'avvio della campagna vaccinale anti covid e con i tamponi. Anni che rimarranno nella storia commenta il dottor Farina Nonostante le difficoltà iniziali le farmacie hanno saputo reagire dimostrando coraggio e responsabilità. Sono sempre rimaste aperte, operando in prima linea. I nostri clienti non si sono mai sentiti abbandonati e i farmacisti hanno fatto la loro parte presentando l'assistenza necessaria anche a rischio della loro incolumità. Ad oggi, come spiega il presidente di Federfama, oltre il 50% delle farmacie continua ad essere in prima linea per effettuare i tamponi e somministrare vaccini, per fortuna aggiunge altrimenti la Asl sarebbe andata in grande difficoltà. Le stime nazionali spiega dicono che le farmacie effettuano circa il 70% dei tamponi. Mentre per i vaccini, partiti con un numero un po' basso di 25 dosi a settimana, adesso siamo arrivati anche a 120 terze dosi in sette giorni. Un'ultima analisi è relativa alla situazione attuale e alla difficoltà di gestire un numero impressionante di richieste di test rapidi anti covid: C'è stato un vero e proprio assalto dichiara Farina La gente voleva sincerarsi di non aver contratto il covid per trascorrere tranquillamente le feste. Da un sondaggio fatto presso i colleghi posso dire che ora tutti, dopo un primo momento di difficoltà, si sono organizzati con l'aiuto di collaboratori e infermieri, riuscendo a soddisfare quasi tutte le richieste. Quello che preoccupa invece è la scoperta di così tanti positivi nelle famiglie. Qui noi non possiamo intervenire, spetta ai medici di base e alle strutture sanitarie. Se non ci fossero stati i tamponi effettuati in farmacia molti di questi contagi non sarebbero mai emersi, con conseguenze ancora più gravi. L'ultima ordinanza regionale che di fatto equipara gli effetti dei tamponi rapidi di ultima generazione ai tamponi molecolari, commenta Farina, «che le farmacie in questa maledetta pandemia stanno avendo un ruolo determinante».

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