Scaffali vuoti: corsa ad acqua, olio e farina anche a Latina: «Paure ingiustificate»

Scaffali vuoti: corsa ad acqua, olio e farina anche a Latina: «Paure ingiustificate»
di Francesca Balestrieri
3 Minuti di Lettura
Martedì 15 Marzo 2022, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 09:08

Sono passati appena due anni da quando nei supermercati di tutta Italia scarseggiava la farina, ma anche prodotti a lunga conservazione e beni di prima necessità. Oggi tornano le scene degli scaffali vuoti e della corsa ad accaparrarsi il prima possibile ogni tipo di alimento.
E' bastato fare un giro nei supermercati di Latina ieri mattina per capire cosa è accaduto nel week end. In alcuni Eurospin mancavano acqua, farina, legumi in scatola, zucchero, olio di girasoli (la nuova tendenza sembra essere questa, due anni fa con il Covid erano spariti farina e lievito), tonno e anche la pasta.
I rifornimenti stanno ovviamente arrivando e in poche ore tutto tornerà alla normalità, ma perché è accaduto? Il possibile sciopero degli autotrasportatori, che poi è stato revocato, l'aumento dei prezzi di alcune materie prime, quella che è stata definita a più riprese dal Governo economia di guerra. E allora ecco che in massa tantissime persone si sono riversate nei supermercati.


File incredibili alle casse di tutti i supermercati, dai Conad, ai Carrefour, passando per il Todis ed Eurospin, solo per citarne alcuni. Sono spuntati cartelli che limitano l'acquisto di grandi quantità di uno stesso prodotto, come l'acqua, o l'olio. E ovviamente la domenica difficilmente gli scaffali vengono rimpinguati a oltranza, quindi ecco spiegato il motivo per cui alcuni punti vendita sembravano sprovvisti.
«Abbiamo avuto un incremento imponente di clienti spiega il gruppo Conad Marasca che hanno acquistato in particolare acqua, farina, olio di semi.

Fortunatamente però il magazzino è rifornito e dunque non abbiamo avvertito grosse problematiche, tutta la merce è sugli scaffali. Inoltre i trasportatori non si sono fermati e il problema per ora, non sussiste».


«Accaparramento non giustificato di merce spiega Gianni Cassandra del gruppo Carrefour perché al momento non c'è nessun tipo di allarme, il nostro magazzino centrale è ben fornito e non abbiamo avuto problemi con le scorte. Ovvio che se i prezzi del carburante continueranno ad aumentare alcuni fornitori decideranno di ridurre, ma non per mancanza di materie prime, proprio per l'aumento imponente dei prezzi. Lei pensi che un camion che trasporta acqua, prima prendeva 600 euro, con gli aumenti che abbiamo visto e che tutti noi abbiamo subito del carburante, quanto dovrà farlo pagare questo trasporto? E su chi andranno i rincari? E non dimentichiamo l'aumento dell'energia elettrica, senza la quale un supermercato non può certo stare aperto. Ma questi sono problemi che deve risolvere il Governo, non possiamo farlo noi. Inoltre a questo si aggiunge una speculazione non giustificata sui prezzi di alcuni prodotti, come ad esempio la farina, perché le scorte ci sono ancora spiega Cassandra bisognerà trovare soluzioni al più presto perché altrimenti ci rimetteranno tutti, dall'imprenditore al cittadino».
Sull'assalto agli scaffali interviene anche la Coldiretti secondo cui «fare razzie di merce, in particolare pasta, rischia solo di alimentare le speculazioni in un Paese come l'Italia che è leader mondiale nella produzione con ben 3,5 milioni di tonnellate delle quali ben 1,9 milioni destinate all'esportazione. Gli assalti ai supermercati con l'accumulo di scorte e accaparramenti rischiano inoltre di provocare inutili sprechi di prodotti alimentari dopo le rassicurazioni delle principali catene di distribuzione». La stessa Coldiretti sottolinea però che «occorre intervenire per contenere i costi energetici delle attività produttive e distributive essenziali al Paese, contrastando i fenomeni speculativi chiaramente in atto».

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