Concorsi Asl truccati, l'assessore D'Amato ascoltato in Procura

Alessio D'Amato mentre arriva in Procura (Foto Lazio Tv)
di Vittorio Buongiorno
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Venerdì 4 Giugno 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 12:19

L'assessore regionale alla Sanità ieri è tornato a Latina. Alle 12 Alessio D'Amato ha varcato il protone della Procura, in via Ezio, ed è salito al secondo piano dove lo aspettava il sostituto procuratore Valerio De Luca e gli investigatori che stanno seguendo le indagini sui concorsi truccati della Asl di Latina, il colonnello della Guardia di Finanza Andreozzi, e il capo della Squadra Mobile di Latina, Giuseppe Pontecorvo.


D'Amato è stato convocato per essere sentito come persona informata sui fatti in relazione a quanto emerso dall'inchiesta che ha portato all'arresto del dirigente della Uoc Reclutamento della Asl, Claudio Rainone e il funzionario Mario Graziano Esposito, presidente e segretario di commissione in entrambe le procedure.


D'Amato ha risposto per circa un'ora e mezza alle domande degli inquirenti.

Un confronto cordiale. L'assessore regionale non si è tirato indietro ed ha risposto a tutte le domande facendo chiarezza sui rapporti tra la Regione e le Asl e sulle procedure concorsuali. Ovviamente molte delle domande poste dagli inquirenti hanno riguardato la politica, o meglio i rapporti tra la politica e le Aziende sanitarie. Da più intercettazioni, infatti, è emerso che Rainone aveva rapporti stretti con la politica locale. Due dei beneficiari delle domande anticipate della prova orale del primo concorso bandito dalla Asl sono il presidente del Consiglio comunale dimissionario di Minturno, Giuseppe Tomao e il figlio della presidente del consiglio comunale di Gaeta, Pina Rosato, anche lei Pd. Non solo, dalle intercettazioni è anche emerso che faceva favori a tutti perché puntava a far carriera prima dome direttore amministrativo della Asl (e in effetti lo era diventato come facente funzioni negli ultimi mesi) ma aspirava a direttore generale (e per questo stava frequentando un master ad hoc).


Questi aspetti sono stati affrontati in altre due audizioni. Infatti il pm De Luca ha sentito nei giorni scorsi come persone informate sui fatti anche l'attuale manager Asl, Silvia Cavalli, e il suo predecessore Giorgio Casate. Quest'ultimo in particolare, è stato intercettato mentre esternava giudizi piuttosto trancianti sulla politica e sui politici e quindi è facile immaginare che anche a lui sia stato chiesto quanto la politica sia entrata in pressing sui vertici della Asl di Latina e in relazioni a quali procedure.
A quanto risultata le tre audizioni hanno condentito agli inquirenti di fare chiarezza su tutti i fronti aperti dalle indagini e di tirare una linea rispetto a quanto è emerso fino ad oggi. Ora non resta di aspettare per capire se l'inchiesta porterà a nuovi clamorosi sviluppi.
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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