Assunzioni a Roma, dai prof ai vigili urbani: varato il piano. Quattromila nuovi posti di lavoro in tre anni

Entro fine 2024 verranno assegnati i primi 1176 incarichi, 800 sono agenti

Assunzioni a Roma, dai prof ai vigili urbani: varato il piano. Quattromila nuovi posti di lavoro in tre anni
di Gianluca Carini
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Venerdì 22 Marzo 2024, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 09:15

Via libera a quasi 1.200 assunzioni per il 2024 e un piano complessivo di 4mila nuovi ingressi da qui al 2026: è l’effetto del Piano integrato di attività e organizzazione (Piao), approvato ieri dalla Giunta capitolina. Nello stesso documento, è stato definito anche un progetto triennale dei fabbisogni del personale, così come gli obiettivi (anche in termini di performance) da raggiungere. Con novità anche sul fronte dello smart working. 

In particolare, sono 1.176 le assunzioni sbloccate per quest’anno: tra questi, 181 funzionari istruttori e 127 assistenti sociali (comprese quattro stabilizzazioni).

E ancora, saranno assunti 31 giardinieri, 10 operai, 18 dirigenti e 9 altri profili. La novità più consistente riguarda però la polizia locale, con lo sblocco all’assunzione di 800 nuovi vigili, dopo il concorso dell’anno scorso. Ingressi necessari anche in vista del Giubileo. Per questo a fine luglio ci sarà l’assegnazione ai vari gruppi e l’affiancamento sulle strade, così da garantire che tutti i vigili siano operativi già in autunno.

LE PROGRESSIONI

Sempre per quest’anno arriva anche il via libera a 2.055 progressioni di carriera, divise tra funzionari di polizia locale, amministrativi, tecnici e impiegati nell’educazione e nella scuola. L’approvazione del piano sul lavoro agile (il Pola) consentirà poi di regolare con più efficacia lo smart working, che arriverà a coinvolgere 9mila dipendenti comunali. Una modalità di lavoro che al momento appare infatti troppo legata ai dirigenti di riferimento: in alcuni uffici viene concesso senza problemi (talvolta senza neanche troppi controlli sui risultati); in altri, invece, è visto come un tabù. 

Adesso tutte le attività che possono essere effettuate in smart working – non lo sono, ad esempio, gli educatori o i vigili su strada – prevederanno un giorno di lavoro agile a settimana. Chi invece da contratto ne ha già uno, potrà averne due. Aumentano poi i beneficiari: se tra il 2022 e il 2023, i dipendenti in smart working sono passati da 3910 a 6076, si punta ad arrivare per l’appunto a 9mila. 

Proprio il rafforzamento del lavoro agile viene individuato come uno degli elementi necessari (l’altro è ovviamente la retribuzione) per “convincere” i dipendenti capitolini a restare. Infatti, Roma Capitale si trova a dover far fronte a un continuo ricambio di persone, dovuto ai pensionamenti e gli addii verso altre destinazioni. L’obiettivo del Campidoglio è mantenere la media di 22mila dipendenti (fino a qualche anno si viaggiava sui 28mila), provando a incrementare l’organico con 50-100 unità all’anno. Con i fondi ordinari, fanno sapere del Campidoglio, si sarebbe arrivati a un migliaio di assunzioni scarse. Le circa 200 previste in aggiunta sono finanziate con i fondi Pon (quelli stanziati contro la povertà).

«In soli tre anni Roma ha pianificato quasi 4mila assunzioni e lo ha fatto utilizzando tutte le risorse disponibili nel bilancio dell’Amministrazione», dichiara l’assessore al Personale Andrea Catarci, chiedendo però al Governo «un piano straordinario per il Giubileo finalizzato a garantire l’ingresso di ulteriori 3mila dipendenti». E ancora, «per arginare il fenomeno delle dimissioni dal pubblico impiego Roma ha rimesso in moto riconoscimenti di professionalità che mancavano da 15 anni con l’avanzamento di carriera di 2055 dipendenti che verrà completato entro l’estate», con l’obiettivo «di innalzare gli standard del lavoro dipendente, aumentare la qualità dei servizi alla città e bloccare la fuga di personale verso altre Pubbliche Amministrazioni».

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