Roma, suicida a 13 anni, l’ombra dei cyberbulli

Roma, suicida a 13 anni, l ombra dei cyberbulli
di Alessia Marani
3 Minuti di Lettura
Martedì 1 Ottobre 2019, 00:44 - Ultimo aggiornamento: 15:18

«Demente», «se tu non esistessi sarebbe tutto migliore», «sei una zoc...». Una montagna di offese, anonime, apparse sulla sua “lavagna” di ThisCrush, un social molto in voga tra i giovanissimi, potrebbero avere spinto Ludovica (è un nome di fantasia), 13 anni compiuti appena venerdì scorso, a togliersi la vita domenica sera gettandosi dal nono piano della sua abitazione in zona Aurelio, a due passi dal Vaticano, a Roma. È solo una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti alle prese con la mente (quasi) imperscrutabile di una adolescente poco più che bambina, studentessa delle scuole medie.

Lite con i genitori perché rincasa tardi, 13enne scappa e si getta sotto un treno

Roma, ragazza impiccata ad un gioco per bimbi in un parco: ha lasciato lettere ai genitori



I PROBLEMI
Stamani la ragazzina avrebbe avuto un’interrogazione di matematica, a scuola non brillava e i genitori si stavano separando, spesso era sola. Prima di lanciarsi nel vuoto Ludovica avrebbe ricevuto una telefonata sulla quale la polizia sta indagando. Ma quelle frasi, quegli insulti, più volte ripetuti nel tempo e anonimamente sulla piattaforma social potrebbero avere ingigantito i suoi problemi, contribuendo al gesto estremo. Tanto che i poliziotti, più volte, hanno chiesto alle sue amiche più strette, convocate ieri negli uffici del commissariato Aurelio, se fossero a conoscenza dei messaggi su ThisCrush. In passato, proprio una delle amiche, aveva provato anche a difenderla pubblicando messaggi indirizzati all’anonimo, come: «Ao a chicca/o nn me tocca Ludovica che l’odio che hai pe lei è solo invidia». Ma le offese non si erano fermate.

LA DINAMICA
Intorno alle 19 di domenica la mamma, che fa la cameriera, è rientrata a casa. Aveva notato la presenza dei vigili del fuoco, l’ambulanza e la polizia assiepati nel cortile interno del palazzo, ma non aveva affatto pensato che potesse trattarsi di un avvenimento che riguardasse la figlia. Aprendo poi la porta di casa, ha visto la sedia sotto la finestra spalancata, si è affacciata e ha urlato a squarciagola. La donna, ascoltata poi dalla polizia, si è sentita male, ha avuto uno svenimento ed è stata portata in ospedale per accertamenti.

IL FASCICOLO
Sul fatto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine al momento senza titolo di reato, affidato a un pool di specialisti, mentre la polizia postale ha sequestrato lo smartphone della tredicenne. Gli inquirenti sono molto cauti. Per ora non ci sarebbero elementi certi che possano inquadrare la vicenda come un caso di cyber-bullismo, ma l’inchiesta è d’obbligo soprattutto in relazione alla giovanissima età della vittima. Neanche una settimana fa, sempre a Roma, nel quartiere San Giovanni, due poliziotte fuori servizio avevano salvato una bambina di 10 anni che stava tentando di uccidersi lanciandosi nel vuoto dalla casa della nonna. Segno di un malessere molto diffuso tra gli under 14.
 
Ieri alcune compagne di scuola, appresa la notizia della morte di Ludovica, disperate, sono state accompagnate dalle mamme a colloquio con gli psicologi. Sul social, allora, sono cominciati ad apparire anche messaggi di grande affetto verso la ragazzina. «Eri stupenda», le scrivono adesso in tanti. Occhi azzurri, capelli castani, Ludovica era davvero bella, ma soffriva molto. Troppo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA