Sbarco, i luoghi di comando e il raid ad Aprilia contro il 509° battaglione

La collezione di mezzi
di Giovanni Del Giaccio
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Domenica 6 Giugno 2021, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 09:47

A pochi passi dal Casale di Giulia c'è una raccolta di mezzi d'epoca della seconda guerra mondiale usata per set e rievocazioni storiche. Dalle carte e dai documenti dell'epoca si scopre, oggi, che proprio dove si trova il casale - divenuto nel frattempo un agriturismo - misero il loro comando gli uomini del 509° battaglione durante la seconda guerra mondiale.
Siamo a Carano e la passione di Diego Cancelli, architetto nella vita ma grande cultore di storia e in particolare dello sbarco di Anzio, lo ha portato a contattare un blogger americano. Si tratta di Jim Broumley che ha raccontato su The roving historian questo incontro a distanza.
Broumley è l'autore de "Il piano più audace è il migliore": la storia del combattimento del 509 ° battaglione di fanteria paracadutisti durante la seconda guerra mondiale e quelle imprese partivano dal casale in pietra, oggi trasformato appunto in un luogo turistico, con i nomi delle stanze dedicati a eventi storici. «Ho l'immagine di una mappa fornita dal veterano Mike Reuter che mostra le posizioni delle unità nella testa di ponte di Anzio al 30 gennaio 1944 - spiega il blogger - il simbolo del 509 si trova esattamente dov'è il casale di Giulia». Ma se questo era finora solo immaginabile, arriva la conferma che quella era una delle case che sono state oggetto di Raid Nibble.

 

«Le case obiettivo - spiega il blogger - erano semplicemente indicate come # 5 e # 6 nel diario di guerra del battaglione. Non vengono offerte le coordinate della griglia, quindi si deve presumere che ci sia una sovrapposizione di mappa. Il problema che abbiamo, spesso ripetuto, è la mancanza di registrazioni negli archivi di questa unità. I Geronimos furono assegnati alla 3a divisione di fanteria e durante la battaglia; avevano in tempi diversi il 7 ° reggimento di fanteria e il 30 ° reggimento di fanteria alla loro destra. Forse c'è una sovrapposizione di mappe negli archivi di queste unità? Semplicemente non c'erano molte case nell'area durante la battaglia, quindi le probabilità sono eccellenti che la casa in questione sia la # 6». E l'altra è la 5, non a caso diversi cimeli di guerra sono stati trovati su entrambe le proprietà. Diego Cancelli ha trovato piastrine e le ha restituite alle famiglie dei soldati Usa, oltre a diversi caschi sia americani che tedeschi. Broumley programma un viaggio in Italia e sui luoghi dello sbarco, la Casa di Giulia è una testimonianza di quello che accadde in questo territorio e di come molte cose sia possibile scoprirle ancora oggi.
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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