Uno degli errori più comuni che si possa fare parlando di Alta Orologeria è il ricondurla esclusivamente alla Svizzera e a un pugno di marche dall’indubbia notorietà. In realtà produttori di alto livello,sia pure a volte con numeri piccoli, si trovano anche al di fuori del suolo elvetico: Zannetti è uno di questi. L’azienda, ancora guidato dal fondatore Riccardo Zannetti, è storicamente basata nel centro di Roma, in via di Monte d’Oro, ma per la sua produzione si avvale di maestri d’arte che operano in tutta Italia.
Tanti i mestieri che rendono ogni singolo orologio un pezzo unico, dagli orologiai agli incastonatori, poi incisori, smaltatori, orafi, mosaicisti, micro - pittori. Il 2022 è un anno importante per la marca: «Abbiamo iniziato a produrre i primi pezzi, praticamente tutti fatti a mano – dice Riccardo Zannetti – a partire dal 1982. Parallelamente realizzavo dei disegni per alcune importanti marche di orologeria. Alla fine degli anni ’80 al Salone di Basilea abbiamo fatto il salto e iniziato a lavorare solamente per noi». Una visione fuori degli stereotipi: «Il nostro primo modello ad essere entrato in produzione, ma anche ad averci regalato notorietà, è stato l’Impero negli anni ’80.
In tempi recenti la collezione Regent è quella più gettonata, specie nella variante Full - Sky, con il cielo dipinto: non a caso è uno dei nostri orologi più copiati. Iconici sono anche il Gladiatore, che utilizziamo per tanti modelli personalizzati, e il Discobolo, che si presta perfettamente al pavé di pietre preziose. Un vero concentrato di tecnologia e arte è il Piranha, il nostro iper - sportivo, impossibile resistergli: al polso fa una figura pazzesca».