Legalità, rifiuti, ambiente e cultura. Agostino Pernarella
presenta il suo programma per Terracina

Il candidato sindaco Agostino Pernarella
di Rita Recchia
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Giovedì 26 Maggio 2016, 19:44
TERRACINA - Dieci pagine fitte, con una premessa che dona una visione a trecentosessanta gradi sul futuro di un territorio. Con questi elementi il candidato sindaco delle liste civiche Sestante e Res Agostino Pernarella si è presentato alla stampa insieme al capolista Fabio Coccia, per spiegare passo dopo passo l’evoluzione della discesa in campo e soprattutto il lungo programma che lui stesso ha definito il Buon Governo. A partire dai due temi centrali che hanno caratterizzato l’azione del Sestante nell’ultimo anno, la legalità e il milionario appalto dei rifiuti voluto da Procaccini e da Forza Italia.

Sul primo Pernarella e le sue liste hanno intenzione di assurgere a ruolo politico la pratica di legge che prevede il ritiro delle licenze commerciali in odor di camorra, oltre al controllo delle residenze fittizie. Sul versante della cultura delle legalità è prevista l’istituzione di un premio annuale e soprattutto un ciclo di incontri con le scuole e con le famiglie sul tema. Sui rifiuti intanto la “possibilità di prevedere sgravi in bolletta per chi differenzia visto e aumentare le frequenze di ritiro nelle case dove se non si ha uno spazio esterno si accatastano montagne di rifiuti differenziati”, come da programma. Analizzare una gestione diretta come stanno facendo altri Comuni e recuperare il sito di Morelle chiuso da oltre vent’anni per costruirci un impianto di compostaggio di ultima generazione e vendere poi il compost prodotto con un introito per il Comune.

E sull’Ambiente “basta applicare l’enorme lavoro svolto da Agenda 21 di Terracina che non finiremo mai ringraziare e a cui va tutto il nostro appoggio. Hanno fatto un lavoro egregio sintetizzati in inviti e consigli a predisporre atti amministrativi che qualunque amministrazione di buon senso avrebbe dovuto fare. Dal ciclo delle acque, all’installazione delle antenne per i cellulari”.

E poi c’è un tema tutto politico che Pernarella e Coccia hanno affrontato e riguarda il percorso del Sestante e Res sintetizzato con la candidatura a sindaco. “Un percorso civico nel suo dna e che è rimasto tale nonostante molte persone che hanno iniziato con noi alla fine sono andate dritte nei partiti – spiega Coccia – quello che sta succedendo a Latina con Damiano Coletta e Latina Bene Comune è un segno dei tempi importante che solo chi non vede il futuro non sa cogliere. E mi riferisco ai partiti tradizionali. Non vedere il futuro dei cambiamenti politici significa produrre disastri ancor più forti di quelli che si sono prodotti. A tutti coloro che stiamo incontrando diciamo di non lasciare più deleghe in bianco. Diciamo di essere protagonisti della città dove vivono. Diciamo di informarsi, di leggere gli atti, di conoscere vita, morte e miracoli di coloro che li stanno amministrando perché solo così inizierà un vero cambiamento”.
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