Elezioni a Terracina, il candidato Agostino Pernarella punta il dito contro il silenzio sulle infiltrazioni malavitose in città

Il candidato sindaco Agostino Pernarella
di Rita Recchia
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Martedì 10 Maggio 2016, 15:39
Criminalità organizzata a Terracina, torna sul delicato argomento il candidato sindaco Agostino Pernarella che fin dalla sua scesa in campo ha affrontato la questione delle infiltrazioni malavitose in città.

La sua è una riflessione rivolta agli altri in corsa per la poltrona di primo cittadino: "Mi colpisce molto, e spiacevolmente, che Gianluca Corradini, Nicola Procaccini,  Alessandro Di Tommaso e tutti gli altri candidati sindaco non abbiano mai nemmeno sfiorato la drammatica questione del fortissimo potere economico di cui è in possesso la malavita organizzata a Terracina.

Che questa sia la situazione, non sono io a dirlo, ma svariati documenti ufficiali e inchieste giornalistiche. E se Corradini, Procaccini e Di Tommaso non hanno voglia di leggere, basterebbe che passeggiassero in città, non per essere notati, ma per guardarsi attorno: si renderebbero subito conto dell’esistenza clamorosa del problema".

Pernarella si domanda "perché nessuno dei tre, né ora né prima, ha mai denunciato la trasformazione della loro città in lavatrice di soldi sporchi e la conquista da parte delle organizzazioni criminali di tantissime attività economiche? Paura? Incapacità di capire? Il rischio di perdere voti? Come si fa pensare che candidati così diano la garanzia di assicurare alla città un buon governo, se eletti? Anche dopo continueranno o ad avere paura,  o a non capire, o a tenere più ai voti che al bene pubblico".

Agostino Pernarella e le due civiche che lo sostengo, Il Sestante e Res, ha proposto che il Comune revochi le licenze commerciali, su segnalazione delle forze dell’ordine, ai titolari di attività in odore di mafia e camorra: "Sarà uno dei primi atti che approveremo se gli elettori ci manderanno a governare".
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