Medici in arrivo per la sanità pontina, il candidato sindaco Agostino Pernarella chiede rassicurazioni alla Asl

Il candidato sindaco del Sestante Agostino Pernarella
di Rita Recchia
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Martedì 22 Marzo 2016, 18:12
TERRACINA - Assunzioni importanti nella sanità pontina, ma restano le preoccupazioni. A intervenire da Terracina è Agostino Pernarella, candidato sindaco del Sestante, che riflette sulle ultime assunzioni che la Regione Lazio ha autorizzato nella Asl di Latina a tempo pieno e indeterminato: 17 persone, 6 medici di ortopedia, 5 cardiologia, 4 anestesisti e 2 nel personale infermieristico. Senza dubbio un'ottima notizia, anche se lo preoccupano due aspetti: i tempi tecnici e la divisione dei medici tra i tre Presidi.

"Siamo alle soglie della stagione estiva con l’ospedale di Terracina che diventa ancor più strategico come polo di primo soccorso e traumatologia raccogliendo un’utenza tre volte superiore a quella ordinaria- spiega Pernarella- Vorremmo  sapere dalla Asl quanti e quali medici saranno destinati al Fiorini e soprattutto quando arriveranno. Perché visto che parliamo di assunzioni a tempo pieno e indeterminato è necessario espletare tutte le procedure del concorso pubblico a meno che non ci sia la legittima possibilità di pescare nelle graduatorie delle altre Asl e in tal caso i tempi si accorcerebbero di molto. Ognuno è in grado di fare due calcoli per capire che esiste il serio pericolo che le 17 unità rischiano di non essere pronte per l’estate".

"Il secondo aspetto che mi preoccupa non poco è la divisione dei medici nei tre presidi- continua il candidato del Sestante- Quanti a Latina, Terracina e Formia? Terracina ad esempio ha la necessità di rafforzare Ortopedia e Chirurgia, visto che sono i due reparti strategici per il Fiorini. E c’è bisogno di farlo anche in fretta. In Chirurgia non è ancora stato nominato il primario e gli specializzandi stanno andando via mentre altri non vengono poiché manca appunto il primario. Inoltre ad oggi le operazioni chirurgiche si effettuano solo per le urgenze per mancanza di personale in particolar modo anestesisti, mentre alcune di quelle programmate vengono dirottate altrove".

Senza dimenticare il tema dell’Obi (Osservazione breve intensiva), altra questione delicata e non ancora risolta.

"Ci tengo a contempo anche a sottolineare i passi da gigante che la sanità pontina ha fatto da quando è arrivato il polo universitario. Il mio impegno sarà quello di salvaguardare tali eccellenze ed aprirne a tante altre che l’università è in grado di offrire unitamente a una ancora maggiore condivisione della conoscenza tra questi e gli ospedalieri innalzando ancora di più il livello". 
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