Elezioni provinciali, Cusani e i consiglieri di maggioranza di Sperlonga ricorrono al Tar

Elezioni provinciali, Cusani e i consiglieri di maggioranza di Sperlonga ricorrono al Tar
di Barbara Savodini
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Mercoledì 19 Ottobre 2016, 10:24
SPERLONGA - Dopo una diffida alla presidente della Provincia Eleonora Della Penna, una lettera al prefetto Pierluigi Faloni e al ministro dell’Interno Angelino Alfano, alla fine il sindaco di Sperlonga Armando Cusani ha deciso di ricorrere al Tar. Il motivo è sempre lo stesso, il rinnovo del Consiglio provinciale scaduto ormai da cinque giorni senza che le elezioni siano state convocate. Assieme al primo cittadino hanno presentato ricorso al tribunale amministrativo del Lazio, sezione di Latina, anche tutti i consiglieri di maggioranza di Sperlonga.

«Il Consiglio provinciale, eletto in data 12 ottobre 2014, ha una durata in carica di 2 anni ed è dunque scaduto il 13 ottobre 2016 – torna a spiegare Armando Cusani - la cosiddetta legge “Del Rio” che ha riformato le Province, impone l’obbligo di rinnovo biennale dell’organo consiliare (eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali) e tale legge ha espressamente abrogato la possibilità, in precedenza esistente, dello slittamento della data delle elezioni. Il mancato tempestivo rinnovo del Consiglio provinciale, ormai scaduto - prosegue il sindaco di Sperlonga - ha già determinato  la durata in carica oltre i due anni previsti dalla legge.

Del resto l’incertezza della data delle elezioni potrebbe comportare persino variazioni del corpo elettorale chiamato ad esercitare l’elettorato attivo e passivo. Inoltre, se dovesse accreditarsi una tale prassi contraria alla legge, si verrebbe a creare un costante sfasamento tra elezioni del consiglio ed elezioni del presidente della Provincia, con riflessi in ordine al buon andamento dell’amministrazione provinciale.
 
Il Consiglio provinciale di Latina - conclude Cusani - deve essere tempestivamente rinnovato, a tutela degli interessi di tutta la comunità della provincia di Latina, per poter assolvere con pienezza di funzioni e rappresentatività a tutti i compiti che gli sono demandati dalla legge e dallo Statuto».