l decesso di Rita Combi, la 64enne scomparsa domenica 21 aprile a Nettuno e ritrovata senza vita lo scorso giovedì pomeriggio nelle campagne di Latina, è avvenuto per cause naturali. È questo il responso dell’autopsia svolta dal medico legale Gianluca Marella, dalla quale non sono emersi segni di violenza o altri elementi che possano far sospettare una morte violenta.
Già i primi accertamenti svolti dalla polizia Scientifica della Questura di Latina la sera stessa del ritrovamento del suo cadavere sembravano escludere l'ipotesi di un omicidio. Il suo corpo, tuttavia, era stato trovato riverso a terra in una stradina sperduta tra borgo Bainsizza e Borgo Santa Maria, alquanto difficile da raggiungere e sconosciuta ai più, se non ai residenti. Tant’è che quando era stata ritrovata la macchina della donna, non lontano da dove sarebbe stato poi recuperato il suo corpo, era servito addirittura l’intervento di un elicottero dei vigili del fuoco per individuare con precisione l’area.
Oltre a chiedersi come fosse finita lì, inoltre, ad alimentare i sospetti c’era il fatto che, poco prima che si perdessero le sue tracce, la sessantaquattrenne era appena rientrata nella sua casa di Nettuno dopo aver fatto la spesa al supermercato, come testimoniato dalle buste di plastica lasciate in fretta e furia insieme alla borsa, contenente il telefono cellulare ma soprattutto le medicine per il diabete, di cui soffriva.