Circeo, bagno sugli scogli a rischio: varchi inagibili e discesa della Rinascente distrutta

L'accesso davanti alla Grotta delle Capre è stato chiuso con una cancellata nel 2020, la discesa "Ballesio" è impraticabile da anni. La quarta, quella del Faro, è un bel punto panoramico, ma ha scogli molto aguzzi ed è poco agevole per fare il bagno. La sindaca: «Ricostruiremo la scala»

Circeo, bagni sugli scogli a rischio: varchi inagibili e scala della Rinascente distrutta
4 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Aprile 2023, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 08:44

Brutta sorpresa al Circeo per i romani (e i turisti). Sono arrivate le gite di Pasqua e Pasquetta, ma per gli amanti del mare al Circeo c'è una cattiva notizia in vista dell'estate. I bagni sugli scogli rischiano di essere molto difficili dopo che uno degli ultimi varchi possibili, quello della Rinascente, nella zona di Quarto Caldo sul promontorio del Circeo, è diventato inaccessibile per la distruzione della scala d'ingresso. Un bel problema perché le discese comunali sono quattro. E le altre non se la passano meglio: l'accesso alla scogliera davanti alla Grotta delle Capre è stato chiuso con una cancellata nel 2020, la discesa "Ballesio" è impraticabile da anni. La quarta, quella del Faro, è un bel punto panoramico, ma ha scogli molto aguzzi ed è poco agevole per fare il bagno. Si potrebbe andare più lontano, oltre punta Rossa, in zona Batterie. Ma sulla proprietà della strada d'accesso c'è un contenzioso davanti al Tar. Stretta fra le proprietà di due ville sul mare, la Rinascente è una discesa amatissima da molti turisti, ma anche dai sanfeliciani, che così l'hanno ribattezzata per la scala dritta e le diverse piazzole di roccia, che possono far pensare ad una scala mobile e agli scomparti di un grande magazzino. È l'unica con una scala di accesso relativamente comoda, ma ora l'ultimo tratto non esiste più. L'associazione il Fortino, che da anni si batte per la tutela del patrimonio naturalistico e culturale del Circeo, ipotizza che sia stata distrutta volutamente con «un martello pneumatico».

Il Fortino: «Comune si impegni per valorizzare il territorio»

Il bagno sugli scogli, specie nelle acque cristalline del Circeo, è una meraviglia e una gioia per chi ama veramente il mare. È un bene di tutti, ma anche un'attrattiva turistica importante. Il Fortino, che si è battuto con successo per far riaprire al pubblico il sentiero di Moravia sulla vicina spiaggia di Sabaudia, è nato negli anni ottanta per contrastare un primo tentativo di privatizzare la strada delle Batterie e prende il nome dal fortino di epoca napoleonica che si trova in questa zona.

Oggi il suo presidente Giulio Schisani chiede alla sindaca del Circeo, Monia Di Cosimo, di impegnarsi maggiormente per la tutela e valorizzazione del promontorio, «bene essenziale per lo sviluppo turistico e quindi economico del Circeo». «La domanda che pongo alla sindaca - dice all'Adnkronos - lei che è il titolare di questo comune che vive di turismo, questi sono i posti più belli, perché non li gestiste come devono essere gestiti, garantendone la fruibilità, in maniera sicura? A Sabaudia il sindaco Alberto Mosca sta facendo delle battaglie per rendere accessibili dei sentieri che sono a tutti gli effetti proprietà privata, qua a San Felice abbiamo delle proprietà pubbliche, le lasciamo in mano ai privati che vogliono chiuderle, è un assurdo».

 

La sindaca del Circeo: «Ricostruiremo la scala»

Il Comune di San Felice Circeo ha già fatto effettuare un sopralluogo per ricostruire la scala di accesso al mare della Rinascente, una delle scogliere più frequentate del promontorio. Lo ha detto la sindaca, Monia di Cosimo, intervistata dall'Adnkronos, dopo che la distruzione del tratto finale della scala, avvenuta quest'inverno, ha reso impraticabile uno dei pochi accessi pubblici al mare della zona Quarto Caldo, una delle più belle del parco del Circeo, dove il bagno sugli scogli è sempre più difficile per chi non ha un accesso privato o non dispone di una barca.

«Al momento non vi sono evidenze per accusare chicchessia di un ipotetico danneggiamento della scaletta della Rinascente. Altrimenti, in caso contrario, avremmo chiaramente provveduto a segnalare l'accaduto alle autorità competenti per gli accertamenti di rito. Quel che abbiamo fatto, avuta contezza di un deterioramento di parte della scalinata tale da rendere difficoltosa la fruizione, è stato effettuare un sopralluogo finalizzato ad affidare i lavori di ripristino, le cui procedure sono in corso», ha detto la sindaca, rispondendo alle domande sulle eventuali responsabilità e sui provvedimenti che il comune intende adottare. Ma l'intervista è anche occasione per parlare degli altri accessi al mare e dei problemi di sicurezza e tutela del territorio. Al momento è infatti in vigore un'ordinanza di divieto di fruizione di gran parte della scogliera per il rischio di caduta massi, che però il comune potrebbe rivedere. Mentre alla Grotta delle Capre, il blocco dell'accesso è dovuto ad un rinvenimento archeologico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA