Valle del Sacco, studio sulle acque e sui terreni: via libera dalla Regione

Valle del Sacco, studio sulle acque e sui terreni: via libera dalla Regione
di Stefano De Angelis
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Giovedì 9 Novembre 2023, 08:15

Via libera della Regione all'accordo sullo studio dei terreni e delle falde acquifere della Valle del Sacco. Saranno interessati i territori ricompresi nel bacino del Sin, sito d'interesse nazionale. Attese da anni, queste analisi sono in procinto di partire e per i risultati bisognerà attendere almeno il 2024 se non oltre. È di due anni e mezzo, infatti, il termine previsto per condurre le verifiche tecniche e scientifiche nonché per giungere alle conclusioni. A quel punto si conosceranno i dati ambientali sui parametri legati alle soglie di contaminazione, cioè sull'eventuale superamento dei livelli, in riferimento in particolare a metalli e metalloidi. E sarà possibile, in tal caso, comprenderne il motivo, cioè se di origine naturale (ad esempio cause geochimiche o idrogeologiche) o meno. Nelle ultime ore, infatti, con una determina della Pisana è stato approvato lo schema di convenzione tra la Regione Lazio, l'Arpal (agenzia per la protezione ambientale) e il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) per la definizione dei valori di fondo naturale delle acque sotterranee e dei suoli dell'area che ricade nel Sin Valle del Sacco. Per lo studio sono state stanziate, da novembre 2023 a marzo 2026, risorse pari a poco più di 760.000 euro, di cui 300.000 per l'Arpal e le restanti per il Cnr. Le indagini ambientali, dunque, riguarderanno l'acqua (per uso potabile, irriguo e domestico), i pozzi e i terreni situati nel raggio di una certa distanza dal fiume Sacco.

L'obiettivo finale è quello di arrivare alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito. La maggioranza di centrodestra che guida la Regione, dopo il disco verde arrivato per avviare questo studio, si è mostrata soddisfatta. I parlamentari ciociari di Fratelli d'Italia, Ruspandini, Pulciani e Mattia, e i consiglieri regionali Maura e Savo, «plaudono all'ulteriore passo fatto dalla giunta Rocca e, nello specifico, all'attività svolta dall'assessore regionale Palazzo». «Prosegue con atti concreti il percorso intrapreso per la risoluzione di un problema che è una ferita aperta per il nostro territorio - ha affermato Ruspandini - e questo grazie all'impegno coeso e univoco di tutti noi, deputati e consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, che ci stiamo battendo per fornire in tempi brevi una soluzione che consenta a tutto il mondo imprenditoriale di avere finalmente risposte certe attese da troppi anni». «Sarà mio convincimento e premura - ha spiegato Mattia - far sì che i lavori di Arpal e Cnr si concludano prima dei 30 mesi previsti dalla durata della convenzione e continuerò, insieme ai miei colleghi di partito, nel presidio del percorso efficacemente avviato dalla giunta Rocca». Nel perimetro del Sin del bacino del fiume Sacco ricadono diciannove comuni: a quasi vent'anni dall'emergenza ambientale tra le province di Roma e Frosinone, saranno così definiti i valori di fondo di acqua e terreni per arrivare alla predisposizione di un'apposita Carta. Un passo anche per rimettere in moto il tessuto produttivo dell'area.

STATI GENERALI

Oggi, alle 15.30, il governatore del Lazio, Rocca, prenderà parte agli stati generali della Ciociaria convocati per fare il punto sulle sofferenze del territorio, anche riguardo al rischio deindustrializzazione paventato da più parti, e sulle opportunità per rilanciare sviluppo ed economia. Nel palazzo di piazza Gramsci si riuniranno associazioni di categoria, sindacati e rappresentanti del mondo della politica.
Stefano De Angelis
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