Tributi a Pontecorvo, in appello decisione ribaltata

Tributi a Pontecorvo, in appello decisione ribaltata
di Vincenzo Caramadre
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Domenica 6 Agosto 2023, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:58

La Tre Esse Italia s.r.l. non è legittimata ad agire per il Comune di Pontecorvo per l'accertamento, la riscossione e le attività esecutive di recupero dei crediti comunali dopo la scadenza del contratto avvenuta del 2020.

E' quanto ha deciso il Tribunale di Piacenza, accogliendo le argomentazioni dell'avvocato Davide Iannarelli, difensore della CLC s.r.l. con sede nella città emiliana, contro la quale Tre Esse Italia s.r.l. aveva presentato istanza di fallimento per il recupero di alcuni tributi sorti tra il 2010 al 2013. Rigettando l'istanza di fallimento, il Tribunale ha ritenuto che la scadenza del contratto priva immediatamente il concessionario di tutti i poteri di agire per conto dell'ente comunale, sia per l'attività di accertamento che per le azioni cautelari ed esecutive. «Sul punto - ha spiegato l'avvocato Iannarelli - il Tribunale ha ritenuto che la clausola contrattuale di cosiddetta "ultrattività" contenuta nel contratto tra il Comune di Pontecorvo e la Tre Esse Italia s.r.l. (ossia la clausola che avrebbe consentito, secondo Tre Esse Italia s.r.l., di continuare le attività suddette nonostante la scadenza del contratto) sia una clausola manifestamente nulla, in quanto carente di un termine certo e oggettivo entro il quale il concessionario è chiamato a restituire il carico all'ente comunale, non potendo la continuazione dell'attività per conto del comune dipendere dalla volontà dello stesso concessionario di proseguire con i tentativi di recupero. La clausola è stata ritenuta anche incompatibile con le norme sovraordinate di derivazione comunitaria a garanzia della concorrenza, in quanto, una volta scaduto il contratto, l'affidamento del servizio risulterebbe di fatto sottratto alle procedure di gara». Si tratterebbe quindi, riportando le parole della decisione, di un "espediente per legittimare inerzie e ritardi della P.A".

AGGIORNAMENTO 16 GENNAIO 2024

«La Tre Esse Italia comunica che il decreto del Tribunale di Piacenza del 24 luglio 2023 con cui detta corte, nel respingere un’istanza di fallimento promossa dalla scrivente società, aveva erroneamente ritenuto la stessa priva dei poteri per agire per il Comune di Pontecorvo, è stato integralmente riformato, in sede di reclamo, dalla Corte di Appello di Bologna». A rendere noto il pronunciamento è stata, appunto, la stessa ex concessionaria per l’accertamento e la riscossione dei tributi per conto del comune di Pontecorvo.
Il Collegio bolognese con sentenza ha, infatti, chiaramente censurato il provvedimento del giudice che si era pronunciato la scorsa estate perché fondato su «argomenti non stringenti e quantomai opinabili» ed ha conseguentemente ribadito che la Tre Esse Italia in forza dei contratti di riscossione a suo tempo formalizzati con il Comune di Pontecorvo è «legittimata ad agire per svolgimento delle attività residuali di recupero per le annualità di propria competenza, e dunque, nel caso di specie, ad agire in relazione ad esse in via esecutiva e a proporre istanza di apertura della procedura concorsuale».
In integrale riforma del suddetto decreto del foro di Piacenza si è così aperta, su istanza della Tre Esse Italia, la procedura fallimentare di una società contribuente del Comune di Pontecorvo.

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