Thomas ucciso, la pistola portata a Terracina e poi gettata nel lago: i Toson traditi da un'intercettazione

Padre e figlio finiti in carcere con l'accusa di aver ucciso il ragazzo

Thomas ucciso, la pistola portata a Terracina e poi gettata nel lago: i Toson traditi da un'intercettazione
di Giovanni Del Giaccio
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Sabato 30 Settembre 2023, 08:52

Le ricerche andranno avanti fino a quando non sarà trovata la pistola che ha ucciso Thomas Bricca. Perché l'arma, un revolver che Mattia Toson aveva in casa e aveva mostrato anche all'ex fidanzata, è lì, in fondo al lago di Canterno.

È una certezza che gli investigatori della Procura di Frosinone e i carabinieri hanno avuto grazie a una testimonianza che fa il paio con un'intercettazione - non inserita negli atti finora noti - durante la quale i Toson parlano della pistola e di dove l'hanno gettata.

IL QUADRO

Con il passare delle ore e mentre i sommozzatori continuano le ricerche, emergono altri particolari su come si è arrivati a scandagliare il lago e soprattutto sul "viaggio" che l'arma ha compiuto dopo aver esploso il colpo che ha ucciso Thomas Bricca al "Girone" di Alatri il 30 gennaio scorso.

Mattia e il padre, Roberto, compreso che era successo qualcosa di clamoroso (la voce ad Alatri è girata sin dal primo momento sulle condizioni disperate di Thomas) e di aver sbagliato bersaglio, avevano il problema di far sparire l'arma.

Anziché colpire Omar Haoudi e "vendicare" la rissa del giorno precedente, nella quale il fratellastro di Roberto Toson aveva avuto la peggio, avevano ucciso Thomas che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato. La sua unica "colpa"? Indossare un giubbotto bianco, come quello del giovane di origine marocchina nato e cresciuto ad Alatri.

DAL MARE AL LAGO

Quella sera hanno fatto come se nulla fosse. Erano attesi alla festa organizzata da Bruno Spada e sono andati. In ritardo, ma si sono presentati. Mattia è stato definito da molti testimoni sconvolto, ma prima era andato a prendere la fidanzata (che con la sua testimonianza sarà poi decisiva per incastrarlo) e quindi aveva fatto sparire dall'auto il casco che aveva insospettito la ragazza. Ma anche l'arma doveva sparire e così inizialmente padre e figlio l'avevano portata - questo emerge dalle indagini - in una casa che utilizzano al mare, a Terracina. Quando hanno capito che avevano il fiato sul collo, hanno deciso di farla sparire e sono andati sul litorale pontino, hanno preso il revolver e l'hanno gettato al lago di Canterno. Ne parlano in una intercettazione che a questo punto diventa fondamentale. I "movimenti", tra l'altro, sono stati appunto confermati da un testimone.

Era stata la stessa ragazza - che poi ha interrotto la relazione con Mattia - a dire che lei un'arma come quella che le è stata mostrata in caserma l'aveva vista a casa del fidanzato. Il giovane, fra l'altro, faceva sfoggio delle sue prestazioni da tiratore postando su instagram le immagini scattate al poligono di tiro.

L'ULTIMO MISTERO

Si conta di trovare la pistola che è la prova regina del delitto, per il quale comunque ci sono una serie di elementi gravissimi a carico degli indagati, ma a questo punto mancherebbe solo un particolare: che fine ha fatto il ciclomotore con il quale padre e figlio sono arrivati al "Girone"? Era in uso a Roberto Toson, come confermano diversi testi, ma non ce n'è traccia. Sarebbe l'ultimo tassello.
Nel frattempo in Procura non escludono che altri personaggi che hanno provato a favorire in qualche modo padre e figlio dopo il delitto, possano essere iscritti sul registro degli indagati.
 

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