Rinnovo vertici Saf, seduta deserta: la fumata bianca il 13 luglio. Tre nomi per la presidenza

Rinnovo vertici Saf, seduta deserta: la fumata bianca il 13 luglio. Tre nomi per la presidenza
di Stefano De Angelis
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Venerdì 30 Giugno 2023, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 09:49

I partiti prendono tempo. Sondano umori, opzioni e anche i numeri, cioè l'orientamento di voto dei sindaci. Stavolta al centro della partita politica c'è la Saf, la spa pubblica composta dai 91 Comuni della Ciociaria più la Provincia (in quote uguali) che gestisce l'impianto di trattamento dei rifiuti di Colfelice.

A tre anni dalle ultime elezioni, i soci sono chiamati a rinnovare la governance della Società ambiente Frosinone, ossia i vertici dell'ente strategico territoriale: presidente (l'uscente è Lucio Migliorelli, in quota Pd, al suo secondo incarico consecutivo) e Consiglio d'amministrazione (quello in scadenza è formato da tre membri, anche se lo statuto prevede che possano essere anche cinque, scelti anche tra i non soci).

Per designare l'organo amministrativo e il presidente del Cda ieri era in programma l'assemblea (in prima convocazione alle 15), ma è andata deserta. Fumata nera, dunque.

Ora si attende la seconda seduta, fissata per il 13 luglio, quando per deliberare sarà sufficiente che sia rappresentato almeno un terzo del capitale sociale. E dalla riunione che si terrà tra due settimane a Colfelice uscirà la governance che porterà avanti la Saf fino al 2026, cioè per i prossimi tre anni, il tempo di durata delle cariche sociali (è possibile la rielezione). Saranno i sindaci e il presidente della Provincia, dunque, a decidere a chi affidare la guida della società. All'ordine del giorno figura anche l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022, chiuso in attivo. Migliorelli è stato eletto una prima volta nel 2017 e poi confermato nel 2020. Ora potrebbe puntare al tris.

Anche questa, in Ciociaria, sarà una sfida tra centrodestra e centrosinistra, in cui, come accaduto alle ultime Provinciali che hanno decretato il successo di Di Stefano, un ruolo di primo piano lo avranno gli amministratori civici, cioè senza casacca di partito. È in questo alveo che vanno avanti manovre e strategie dei partiti, per capire su quale soluzione possono trovare eventuali sponde e consensi. Sarà, inoltre, un altro banco di prova sulla tenuta e sull'unità delle coalizioni, in particolare nelle file del centrodestra, che da febbraio governa il Lazio. Per quanto riguarda il totocandidati alla presidenza Saf, circolano già i primi nomi: il centrosinistra trainato dal Pd potrebbe decidere di proseguire sulla strada della continuità, proponendo di nuovo la figura di Migliorelli (è questa, al momento, l'opzione che circola maggiormente negli ambienti dem) e cercando il più ampio appoggio possibile tra i sindaci indipendenti; nel centrodestra tutto sembra ruotare sul clima che regna sull'asse Fratelli d'Italia-Lega dopo le profonde divisioni di dicembre scorso. Anche nello schieramento a guida FdI sono circolati alcuni possibili nomi, come quello di Fabio De Angelis (ex vicepresidente della Provincia e general manager di Apef) e di Gabriele Picano, vicecoordinatore provinciale di FdI.

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